A guardare il grafico dei prezzi, i segnali rialzisti si moltiplicano e le azioni di Autostrade Meridionali potrebbero strappare al rialzo.
Nelle ultime settimane, infatti, la rottura della resistenza in area 27 euro ha portato a un’inversione rialzista confermata da un segnale di acquisto del BottomHunter e dello Swing Indicator.
Le quotazioni, quindi, potrebbero dirigersi verso gli obiettivi indicati in figura. Il più vicino si trova in area 31,2 euro (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, gli obiettivi successivi si trovano in area 37,8 euro (II obiettivo di prezzo) e in area 44,5 euro (III obiettivo di prezzo).
Tuttavia, non bisogna farsi abbagliare da tutti questi segnali rialzisti e notare che le quotazioni stanno stentando a staccarsi dal supporto in area 27,00 euro. La mancata tenuta di questo livello potrebbe aprire le porte a una nuova inversione ribassista che ha il suo I obiettivo di prezzo in area 22 euro.
Per le prossime settimane, quindi, monitorare con molta attenzione la tenuta di area 27,00 euro.
La valutazione del titolo Autostrade Meridionali
A guardare il titolo attraverso i multipli di mercato si scopre che è fortemente sottovalutato. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, le azioni Autostrade Meridionali sono sottovalutate di almeno il 30% rispetto al settore di riferimento.
Viceversa, il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sopravvalutazione di oltre il 50%.
In attesa dei dati relativi a tutto il 2021, ricordiamo che a sostegno dello scenario rialzista ci sono anche i dati relativi ai primi sei mesi dell’anno. Con un EPS di 1,60 euro rispetto ai 0,19 euro del 2020 la società è in forte crescita. Inoltre, l’azienda ha riportato un forte risultato del primo semestre con un miglioramento dei guadagni, delle entrate e dei margini di profitto.
I segnali rialzisti si moltiplicano e le azioni di Autostrade Meridionali potrebbero strappare al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Autostrade Meridionali (MIL:AUTME) ha chiuso la seduta del 17 gennaio in ribasso dello 0,36% rispetto alla seduta precedente a quota 27,4 euro.