I risparmiatori avranno obiettivi d’investimento diversi dopo il coronavirus

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Potete giurarci. Questa crisi non solo non passerà tanto in fretta, ma cambierà anche le priorità delle persone. Per quanto concerne gli investimenti, tutela della salute e previdenza faranno un balzo in avanti fra le priorità della clientela nel post-coronavirus, c’è da scommetterci. E sia i consulenti d’investimento indipendenti che le reti dovranno farsi trovare pronti.

E’ infatti un un momento delicato per tutti, anche per chi lavora nel campo del risparmio e degli investimenti.  Gli sforzi che si stanno compiendo porteranno l’Italia a superare la sfida del coronavirus, ma il contesto che attende l’industria del risparmio gestito e degli investimenti, quando tutto questo finirà, sarà molto diverso. Sarà particolarmente diverso rispetto a quello di poche settimane fa.

I cittadini saranno i primi ad accorgersene. E lo faranno in una duplice veste, sia di consumatori che di risparmiatori. Perché hanno visto le loro abitudini cambiare radicalmente e con esse le loro scale di valori. Come non rendersi conto, in momenti come questi, dell’importanza della salute e della sua tutela? Quest’ultima, anche in forma previdenziale ed assicurativa, diventerà ancora più centrale di quanto già lo sia adesso.

I risparmiatori avranno obiettivi d’investimento diversi dopo il coronavirus

Una cosa sicura, in un mondo post-coronavirus, è che il bisogno di risparmio gestito resterà centrale nella vita delle persone. Anche perché a ciascuno il suo lavoro. Al risparmiatore/investitore quello di allocare i propri risparmi, al consulente d’investimento quello di consigliare dove metterli per farli fruttare al meglio.

Consulenti e reti dovranno quindi preparare asset allocation diverse da quelle proposte finora. Con certezza esse dovranno includere una maggior dose di titoli, azionari od obbligazionari, collegati agli aspetti della salute e della previdenza. Quindi, una maggior esposizione settoriale all’health care sia nostrana che internazionale. Magari anche prendendo in considerazione l’immobiliare del settore, anche attraverso REIT o fondi chiusi specializzati.

Ed è altresì certo che l’aspetto assicurativo e previdenziale entrerà prepotentemente nell’asset allocation.

E lo farà in due maniere. La prima sarà quella standard, attraverso l’esposizione a titoli dei settore od ai settori nel loro complesso, sia con fondi che con ETF. La seconda sarà più diretta. E sarà la sottoscrizione di polizze assicurative legate alle malattie, ed alla salute nel suo complesso, e piani di pensioni integrative.

I risparmiatori avranno obiettivi d’investimento diversi dopo il coronavirus

Potete stare certi che soprattutto questa seconda forma prenderà piede, almeno nei primi mesi ed anni dopo la fine dell’emergenza. Dopo, il ricordo si sbiadirà (come è normale che sia). Ma all’alba del ritorno ad una normalità “uguale, ma diversa”, la previdenza e le assicurazioni personali e conto terzi subiranno un’impennata. Per avere il denaro per un’emergenza. Per lasciare qualcosa ai propri cari in caso di dipartita improvvisa. Una polizza o una pensione integrativa come lascito. Fosse anche l’ultima cosa che uno fa per i propri cari. In ogni caso, dimostrerà di averci pensato anzitempo e con lungimiranza.