È noto che per poter divorziare bisogna prima essere separati. Esistono, però, anche rari casi in cui si può divorziare senza separazione e risparmiare tempo e denaro.
Alcuni lo chiamano divorzio immediato o divorzio senza separazione. La legge non ha previsto questa particolare procedura per far risparmiare tempo ai coniugi. Il risparmio di tempo e denaro è solo una conseguenza materiale di una situazione in cui però nessuno vorrebbe trovarsi.
I casi del divorzio diretto
Si può saltare la separazione quando un coniuge ha commesso un reato particolarmente grave.
Oppure scatta il divorzio immediato se il coniuge straniero ottiene lo scioglimento del matrimonio all’estero, o se si sposa (contrae cioè un nuovo matrimonio) all’estero. In quest’ultimo caso, il divorzio veloce è un’ovvia conseguenza del fatto che nel nostro Paese la bigamia è vietata.
Si può chiedere il divorzio veloce anche se il matrimonio non è stato consumato per qualsiasi ragione. Infine si può chiedere il divorzio immediato se il coniuge ha scelto di cambiare sesso.
Ecco, quindi, quali sono i rari casi in cui si può divorziare senza separazione e risparmiare tempo e denaro.
Cosa significa reato grave
I reati che consentono di divorziare immediatamente sono per esempio quelli puniti con l’ergastolo o con il carcere per più di 15 anni. Stesso risultato per reati a sfondo sessuale anche ai danni di minorenni. Portano a questo risultato anche i reati commessi in danno del coniuge o dei figli come, per esempio, lesioni gravissime e volontarie.
Questa norma tutela anche le donne vittime di stalking o violenze in famiglia. Il tempo necessario per liberarsi del coniuge violento è sensibilmente ridotto.
Attenzione alla ripresa della convivenza
Se una persona si trova a subire uno dei gravissimi reati o delle intollerabili situazioni descritte, deve stare ben attento a non perdere la possibilità del divorzio diretto.
Non può avere accesso a questa procedura, infatti, il coniuge accusato di concorso con il colpevole. Non si può usufruire di questa possibilità, inoltre, se dopo la commissione del reato è ripresa la convivenza con il coniuge colpevole.