Gli ultimi chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate ha fornito relativamente al beneficio del bonus per i contribuenti a regime forfettario, hanno sollevato alcune incertezze. Difatti, i professionisti rischiano di dover restituire il bonus di 1.000 euro INPS in questi casi specifici che vi rendiamo chiari di seguito.
Novità dall’Agenzia delle Entrate sul calcolo dei redditi
La più recente circolare 25/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate ha rilasciato delle particolari indicazioni relativamente alle modalità di calcolo del reddito in relazione al bonus. Come sappiamo, al fine di ricevere il sussidio economico, era necessario il vincolo che presupponeva una riduzione dei redditi del contribuente. Difatti, nel decreto Rilancio si dichiarava che la misura dello scostamento prescindeva dal regime contabile a cui afferiva il professionista. Questo rendeva quindi ininfluente l’appartenenza al regime forfettario o a quello ordinario. Malgrado ciò, con la nuova circolare AdE i professionisti rischiano di dover restituire il bonus di 1.000 euro INPS in questi casi che coinvolgono i forfettari.
Come funziona per i titolari di Partita Iva a regime forfettario
I chiarimenti presenti in circolare 25/E del 20 agosto 2020, giungono ai contribuenti per evidenziare alcuni punti salienti dell’erogazione. Sulla base di questi dati, l’AdE focalizza la propria attenzione sull’indennità del mese di maggio pari a 1.000 euro in favore dei liberi professionisti che risultano titolari di Partita Iva. L’Agenzia delle Entrate riferisce che: la riduzione del reddito, pari ad almeno il 33%, si esegue non in maniera forfettaria, ma sulla scorta delle spese che il professionista ha sostenuto.
Questo perché i forfettari devono rilevare la riduzione del reddito professionale attraverso la differenza tra i compensi ricevuti e le spese che hanno sostenuto. Pertanto, la valutazione dello scostamento di reddito va al di là del coefficiente di redditività che, nel caso dei professionisti, è del 78%. Questo calcolo si contrappone alla prevalente interpretazione su conteggio forfettario che era stata eseguita per l’attribuzione del sussidio. Ecco perché i professionisti rischiano di dover restituire il bonus di 1.000 euro INPS in questi casi.
Seguendo queste nuove indicazioni si profilano due scenari possibili. Nel primo caso, i contribuenti forfettari che hanno automaticamente ricevuto l’indennità potrebbero scoprire di non averne diritto. Oppure, altri che non avevano presentato la domanda, in quanto lo impediva il precedente calcolo forfettario, ora rientrano nei requisiti.
Allo stato attuale, non sono ancora stati definiti dei percorsi di gestione dei casi. Restano ancora poco chiari alcuni punti al riguardo e ci si domanda come agiranno le casse previdenziali in merito. I tecnici di ProiezionidiBorsa continueranno ad aggiornarvi sulle ulteriori novità.