I pro e i contro del collagene idrolizzato

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Quali sono i  pro e i contro del collagene idrolizzato?

Il collagene idrolizzato è uno dei prodotti più reclamizzati sui media in relazione alla prevenzione dell’artrite e dell’invecchiamento della pelle. Ma prima di assumerlo è bene capire se è realmente efficace, quali sono invece le controindicazioni per il suo utilizzo. E soprattutto come si possono ottenere gli stessi benefici risparmiando. Vale a dire senza pagare un integratore 200 euro al litro.

Che cos’è il collagene idrolizzato

In genere, per collagene idrolizzato si intende il collagene processato enzimaticamente o chimicamente: i frammenti di dimensioni più piccole sono assunti meglio dal nostro organismo, sono più digeribili e solubili in acqua. I peptidi contenuti nel collagene idrolizzato, ricchi di amminoacidi quali glicina, L-prolina ed L idrossiprolina, in teoria possono coadiuvare i nostri fibroblasti nella produzione di nuovo collagene.

Le proprietà antiartritiche

Il principale campo di applicazione del collagene idrolizzato è quello ortopedico.  I pro e i contro del collagene idrolizzato? Se assunto assieme ad altre molecole, come la Glucosammina o la Condroitina solfato – il collagene potrebbe svolgere un’attività antiartritica, preziosa in corso di patologie e favorire sintesi di nuovo collagene, salvaguardando l’integrità funzionale e strutturale dell’articolazione rotta o debole.

Tuttavia, l’assorbimento da parte del nostro corpo è lentissimo e attualmente è impossibile direzionare in modo specifico gli amminoacidi derivati dalla digestione del collagene idrolizzato verso la sintesi di nuovo collagene. Un test recente avrebbe dimostrato l’utilità del collagene idrolizzato – assunto per 24 settimane in dosi di 10 g giornalieri – nel ridurre il dolore articolare in atleti sottoposti ad allenamenti intensi. Dunque, se si pratica sport intensamente dopo i 50 anni, male non fa.

Le supposte proprità anti-invecchiamento per la pelle

Ancora da chiarire sarebbero invece le supposte attività antiaging del collagene assunto per bocca, per contrastare l’invecchiamento della pelle. Nelle profumerie e farmacie ci sono tante creme al collagene, che viene indicato come rimedio in grado di preservare l’integrità funzionale e strutturale. Ma ovviamente si spalmano, restano in superficie, non riescono a penetrare nel derma. A cosa servono dunque capsule e fiale di collagene già pronte da bere? In queste il collagene è quasi sempre combinato ad antiossidanti come la vitamina C, ad altri aminoacidi come l’arginina, l’idrossiprolina o l’ornitina o a molecole biologicamente attive come la Centella asiatica.

I pro e i contro del collagene idrolizzato

Le controindicazioni sul collagene idrolizzato sono poche, ma importanti. L’origine animale del collagene solleva non pochi dubbi sulla sua salubrità, in particolare per quanto concerne la trasmissione di TSE-BSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili, tra cui spicca per notorietà il morbo della mucca pazza). In teoria, i processi di riscaldamento, filtrazione ed alcalinizzazione dei resti animali dovrebbero essere efficaci nell’eliminare, o perlomeno ridurre, i livelli degli agenti infettivi (prioni) che trasmettono le TSE. Il collagene di di origine ittica (collagene marino, proveniente dal pesce) è privo di ogni tipo rischio. Ma è quello di origine suina, il più concentrato.

L’uso di collagene idrolizzato è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, durante la gravidanza o l’allattamento al seno, in caso di insufficienza renale o nefropatie.

Ulteriori chiarimenti

Dopo aver spiegato in dettaglio che cosa sono gli integratori al collagene idrolizzato, veniamo allo scottante tema dell’azione anti-invecchiamento. Uno studio del 2015 di Minerva Research Lab ha dimostrato una migliore idratazione della pelle in soggetti trattati con collagene idrolizzato: + 8% dopo tre mesi. Dunque, niente di più di quello che si può ottenere mangiando più volte alla settimana il lesso in gelatina. Oppure mangiando  il brodo di manzo o il pollo arrostito nel forno di casa, preoccupandosi di ingerire la pelle e qualche cartilagine morbida.

Utilizzare un integratore di collagene sperando che vada a finire tutto nella pelle del viso è una visione ingenua e ottimistica, sostenuta da chi ha interessi economici a vendere qualcosa di simile al brodo. Versare il succo d’arancio nel terreno di un aranceto, non assicura una migliore produzione di arance. Ma assicura un ottimo profitto a chi produce il succo. Nel nostro caso, ai produttori di integratori da bere in fiala. Le fiale costano dai 45 ai 95 euro per un mese, le pastiglie per un mese partono da 19 -24 euro in su.

Come risparmiare ottenendo gli stessi risultati

Abbiamo appena detto che i più comuni integratori al collagene non contengono mai solo collagene puro, ma anche vitamine ACE, vitamine del gruppo B, zinco e rame. Vale a dire micronutrienti essenziali molto efficaci per mantenere la salute dell’organismo e dare risultati in caso di deficit o carenza. Tuttavia, una banale pastiglia o bustina all’arancio di multivitaminico reperibile al supermercato, da 30 centesimi al giorno, contiene gli stessi nutrienti. Dunque, si ha il sospetto che, vista la percentuale importante di tali nutrienti negli integratori al collagene, siano proprio loro i responsabili della pelle più luminosa.

Scorrendo invece la lista degli ingredienti di integratori al collagene costosi, scopriamo che sono presenti in forma massiccia degli antiossidanti efficaci. Molecole come resveratrolo, acido alfa lipoico, polifenoli e coenzima Q10. Queste sì che sono utili per la protezione cellulare e l’invecchiamento cutaneo. In natura si trovano nell’uva, le noci, le arachidi. Perché dunque bisogna pagare tanto quando il più resvetrarolo  puro in polvere (1 grammo da sciogliere in acqua) costa 30 centesimi al giorno? Anche il coenzima Q10 e l’acido alfa lipoico si trovano con 50 centesimi al giorno. Abbinando il multivitaminico e queste molecole, con meno di 2 euro al giorno, possiamo procurarci un risultato migliore a quello promesso dagli integratori al collagene. E pure animal free, se si è vegani o vegetariani.