I PIGS tornano a spaventare i mercati?

ProiezionidiBorsa

 

In pochi giorni lo spauracchio del debito dei PIGS torna a spaventare i mercati e a colpire duramente le quotazioni delle banche dei Paesi mediterranei. Sembra che la BCE abbia “momentaneamente smesso” di comprare titoli di stato italiani e spagnoli in particolare.

Il decennio di crescita ininterrotta dei mercati può essere giunto al suo termine?

L’alternanza naturale tra mercati a rialzo e recessioni che fanno iniziare a crollare le quotazioni, riprende il suo corso naturale?

Le banche centrali lasceranno banche e mercati senza benzina dopo ampie e ininterrotte politiche di QE che hanno portato i tassi ad essere negati?

L’Euribor mensile quota ancora un eloquente -0,19%, penso che questo decennio abbiavisto per la prima volta nella storia dell’umanita’ tassi interbancari negativi!

Oltre all’overdose monetaria segnalo anche il crescente egoismo politico che si respira in tutte le latitudini,  gli Usa con Trump che in campagna aveva proposto il concetto di USA FIRST!

Come si possono dimenticare poi il BREXIT e il CATALEXIT, interi Paesi e Comunidad che vogliono uscire da situazioni unitarie presistenti, il tutto per ragioni nazionalistico/economiche.

A 51 anni ho visto gia’ due importanti recessioni economiche come operatore, quella del 2001 e quella del 2008, in entrambi casi si e’ potuto uscire dalle peste con decisioni solidali sia a livello europeo che a livello mondiale e con una fruttuosa collaboraione tra le piu’ importanti Banche centrali occidentali, FED, BCE, BOE. con Russia Cina e Giappone hanno giocato il loro ruolo, dove pero’ l’asse americano europeo ha mantenuto ‘un ruolo prioritario, con un Presidente come Obama molto incline alla globalizzazione piuttosto che all’isolazionismo.

Ed ora l’egoismo politico crescente e un eventuale rallentamento del ciclo economico ma in particolare un rallentamento dei QE cosa puo’ portare sui mercati?

Nel report di fine anno regalato da Proiezionidiborsa conclusi  a pag 29 con queste frasi: “Il 2017 è stato, quindi, un anno moderatamente facile per le economie e i mercati azionari.

Dal 2018 e per almeno un paio d’anni direi di allacciarsi le cinture di sicurezza e fare maggiore attenzione, potrebbe essere necessario in attesa del futuro MEGATREND magari propiziato proprio dalle politiche del “pagliaccio” Trump come successe per il “commediante” Reagan?

Arrivo ai PIGS, penso di avere un osservatorio privilegiato, essendo italiano, che vive in Spagna e sento spesso parlare della situazione in Portogallo dai tanti pensionati che passano per le Canarie dopo aver fatto un viaggio esplorativo sulle spiagge lusitane  e devono scegliere dove andare a svernare sfruttando la defiscalizzazione delle loro pensioni!

Una prima analisi veloce di questi caldi giorni di fine maggio la farei  analizzando semplicemente gli spread riguardo il BUND:

 

La Spagna ha superato ieri i 100 basis points,  il Portogallo i 150 e l’Italia ieri  invece ha superato i 200 basis point!!!

Come si evince quindi il grande problema potrebbe essere proprio l’Italia, il Paese con il terzo debito pubblico del mondo e con un potenziale Governo Populista che vuole politiche molto molto espansive (120-150 miliardi di euro si dice) finanche una scellerata riforma delle pensioni.

Non erano certo mancati gli avvisi di questi mesi provenienti da Bruxelles, i diversi esponenti di spicco della Commissione e del Parlamento europeo avevano messo in guardia sia i Catalani, dando sempre il massimo appoggio a Rajoy (ieri pero’ azzoppato da una pesantissima sentenza contro il PP) e sul nome e sulle politiche anti EURO di Salvini che prima con Berlusconi e ora con Di Maio, cerca di prendere il potere a Roma e iniziare una difficile politica espansiva per il nostro Paese con il proposito di uscire dall’Euro per decreto!

Conclusione:

1) L’alternanza tra cicli economici espansivi con borse a rialzo e recessioni con borse a ribasso e’ sempre esistita, questa volta i QE hanno probabilmente allungato il ciclo 2008-2018.

2) I Paesi devono concentrarsi sulla produzione del reddito nazionale impegnandosi a seconda della propria inclinazione, sull’industria, sul turismo o sull’agricoltura. Senza crescita economica non si puo’ puntare solo sul Deficit e sul Debito pubblico che si incrementa sperando che poi titoli di Stato non comprati dal mercato vengano assorbiti dalle sole Banche centrali con i QE.

3) L’egoismo politico o nazionale porta a amplificare le difficoltà nelle crisi, solo quando il sangue scorrera’ nelle strade e sui mercati magicamente si ritrovera’ un allineamento a livello nazionale e internazionale.

In questi 5 anni a Tenerife ho visto passare migliaia di italiani in cerca di una nuova opportunita’  e tanti pensionati godersi la pensione defiscalizata e vedere  anche che dall’ultima crisi economica del 2008, la crescita economica italiana e’ la piu’ bassa dei PIGS e lo spread ancora il piu’ alto,  mi fa veramente riflettere che la missione del Prof. Giuseppe Conte e’ quasi impossibile…

 Dott. Riccardo Barbuti

Alternativa Tenerife

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