I nuovi trend di viaggio in Italia per il 2021

Valmenocchia negli Appennini

Si aprirà fra pochi giorni IBTM World Visual, l’evento globale dedicato al turismo dove l’Agenzia Nazionale del Turismo presenterà i trend di viaggio in Italia per il 2021.

Ecco, con l’aiuto degli Esperti di Turismo di ProiezionidiBorsa, alcune direttrici che gli operatori del settore dovranno seguire nei prossimi mesi. Per offrire ai clienti esperienze di valore e adatte al momento.

L’annus horribilis per il turismo

Il 2020 è stato l’annus horribilis per il turismo italiano. Il calo delle prenotazioni è stato non inferiore al 45%, secondo i principali vettori di viaggio online.

L’Ente nazionale del turismo (ENIT) organizzerà degli appuntamenti di confronto virtuale per risvegliare l’interesse degli operatori esteri. I buyers internazionali (di cui il 60% sono europei) sono pronti a offrire ai turisti di tutto il mondo dei pacchetti di viaggio che offrano una full immersion nel modo di vivere italiano.

Le Regioni che saranno presentate per prime quest’anno saranno Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Alto Adige, Veneto e Puglia. Ecco quali saranno i nuovi trend di viaggio in Italia per il 2021.

Si punta sulla staycation e la workation

Anche per il 2021 si punterà sulla “staycation” e la “workation”: attirare lavoratori da remoto che, appena possono, scelgono un luogo di villeggiatura dove stare per qualche tempo a lavorare. La pandemia non finirà davvero prima di settembre. La distribuzione dei vaccini in tutta Europa non sarà rapida come si vorrebbe.

Dunque, questa nuova abitudine caratterizzerà i viaggi del 2021 e porterà enti turistici, compagnie aeree, hotel e strutture ricettive ad adattarsi di conseguenza. Offrendo, oltre a promozioni per soggiorni brevi, anche promozioni per soggiorni di 1-2 mesi.

Proseguirà ovviamente il trend denominato “staycation“: fuggire negli immediati dintorni della propria città per allontanare lo stress. La vacanza “dietro casa” o fuori porta, funziona però se le strutture ricettive sono in grado di suggerire luoghi nuovi da visitare.

E se sanno organizzare esperienze nuove: sessioni di lavoro a maglia, fare il formaggio, fabbricare la carta, imparare a conoscere i funghi, fare il pane, coltivare le piante in vaso.

Lontani dalla folla e dal contagio

Gli operatori esteri sono alla ricerca insistente di “vacanze lontane dalla folla”. Destinazioni e piccoli borghi immersi nella natura che fino a poco tempo fa erano solo sfiorati dal turismo.

Si cercano alberghi diffusi da Nord a Sud, al mare, sui monti, sugli Appennini. Ma lo standard qualitativo deve essere accettabile. Perché gli stranieri non si adattano sempre facilmente a un tessuto abitativo antico ma difficile: pieno di scalini, bagni minuscoli. E a bilocali pieni di scomodi divani letto al posto dei letti.