I motivi per cui il dollaro è destinato a indebolirsi nel lungo periodo sono ben chiariti da una serie di grafici e tabelle che andremo a discutere qui di seguito.
Partiamo da un assunto fondamentale. All’aumentare dell’inflazione di un Paese la forza della moneta nazionale tende a diminuire.
Ma cosa può far aumentare l’inflazione? Uno degli elementi chiave è quanta moneta viene stampata dalle Banche Centrali e messa in circolo. In questo caso, infatti, per sostenere il debito pubblico si stampa più valuta e l’inflazione aumenta.
Come si vede dai grafici riportati qui di seguito negli ultimi 10 anni il debito pubblico americano è aumentato sia con i Democratici (Obama) che con i Repubblicani (Trump) e continuerà a farlo, queste sono le previsioni, indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni.
Poiché la Federal Reserve degli Stati Uniti stamperà più denaro per finanziare l’aumento del debito pubblico, l’inflazione potrebbe alla fine essere spinta verso l’alto. Questo potrebbe influenzare il valore del dollaro americano rendendolo più debole.
I motivi per cui il dollaro è destinato a indebolirsi nel lungo periodo sono chiari, ma questo non vuol dire che il cross euro dollaro è destinato a salire? Non è detto. Essendo il rapporto di due valute, infatti, bisognerà tenere conto anche di cosa farà l’Europa e non solo, come discusso settimana scorsa.
Analisi grafica e previsionale sul cambio euro dollaro per il lungo periodo
Il 30 ottobre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,1644 in ribasso dello 0,29% rispetto alla seduta precedente.
Per il secondo mese consecutivo, quindi, l’euro si è indebolito rispetto al dollaro. Tuttavia nulla è cambiato nella proiezione rialzista in corso.
Per il mese di novembre, quindi, il livello chiave sul time frame mensile rimane area 1,2007. Una chiusura mensile superiore a questo livello aprirebbe le porte a una continuazione rialzista verso il I obiettivo di prezzo in area 1,2828. I successivi obiettivi rialzisti sono quelli indicati in figura.
La mancata rottura di area 1,2007, invece, potrebbe favorire ritracciamenti verso il supporto in area 1,1487. La mancata tenuta di questo livello favorirebbe un’inversione ribassista.