L’apertura del mercato è stato all’insegna della positività. Una positività che ha portato il Ftse Mib, poco prima delle 9.30, a guadagnare l’1,6%. Non sembrano spaventare più di tanto i risultati sull’inflazione che continua a viaggiare spedita intorno al 6,7%, almeno secondo i dati preliminari dell’ISTAT riguardanti i risultati di marzo. Dati che, allargando l’analisi all’intera Eurozona, si attestano addirittura al 7,5%. Ed è proprio la corsa dell’inflazione che ha portato la FED a confermare la sua scelta di accelerare i tempi sul rialzo dei tassi. Un rialzo che, secondo gli analisti di Bank of America, già a giugno potrebbe vedere la prima stretta di 50 punti base invece che dei pronosticati 25.
I mercati riprendono a correre e anche Piazza Affari non è da meno
Ma osservando il panorama dei vari titoli a Wall Street ci si accorge che anche altre banche ed altre case d’affari hanno deciso di muoversi in vista di questo cambio di rotta. Alcuni rating, infatti, sono stati recentemente modificati.
Un esempio arriva da AutoNation, Inc. che per JPMorgan è degna di un Overweight invece che del precedente giudizio Neutral anche se il target di riferimento è stato tagliato da 140 a 130 dollari. Barclays , invece, ha declassato il titolo Ford Motor Co. ad un rating Equal Weight dal precedente Overweight tagliando anche il target price da 23 a 17 dollari. Anche Blackstone Inc. si è vista declassare. A farlo sono stati gli analisti di Exane BNP Paribas che hanno portato il titolo da un taring Outperform ad uno Neutral. Tra i titoli di casa nostra si può segnalare, tra gli altri, ENI. Infatti da ieri, per Jefferies, è degno di un Buy (target a 17 euro).
Per chi si occupa di osservare l’andamento dell’economia italiana la domanda è sempre la stessa: quanto costerà a Roma dire di no al gas russo? Anche perchè l’Italia, come la Germania, registra una forte dipendenza dagli energetici forniti da Mosca. Non si tratta, infatti, di una scelta facile da prendere, anche se i mercati riprendono a correre proprio in queste ore. A prescindere dalla questione geopolitica che si è venuta a creare nelle ultime settimane, infatti, restano aperte molte domande. In particolare sui tempi e le modalità di sostituzione di una materia prima indispensabile.