Sul banco degli imputati, in queste ore, i lockdown in Cina, che non accennano ad essere allentati ma anche l’arrivo di una stretta sui tassi che probabilmente potrebbe non riguardare più soltanto la FED. Infatti in mattinata il vice presidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, ha fatto intendere che, fatti salvi i dati macro e le proiezioni macroeconomiche delle prossime settimane, un possibile rialzo dei tassi di interesse già da luglio è una opzione plausibile. Intanto i listini apronoil mese di maggio in tensione. Da ricordare, tra l’altro, per chi amasse alcune tradizioni della Borsa, che maggio è il mese del famoso adagio Sell in may and go away.
A tutto questo, poi, si aggiunge in queste ore anche un altro fattore zavorrante. Infatti in mattinata i mercati hanno dovuto fare i conti anche con un inatteso flash crash che ha creato un crollo improvviso, poi ridottosi grazie ad una graduale ripresa. Graduale, appunto, perchè, come detto, i mercati in passivo fra Cina ed altre problematiche, restano tali anche per il resto della giornata. O per lo meno ad un’ora circa dalla chiusura.
Intanto le attese sulle politiche monetarie, si stanno concentrando verso Washington. Infatti sarà dagli USA che, nelle prossime giornate, arriverà la notizia tanto attesa. E per molti versi anche temuta. Infatti mercoledì è prevista la riunione della Federal Reserve durante la quale potrebbe essere confermato l’aumento di 50 punti base del costo del denaro.
I mercati in passivo tra Cina, FED e il vecchio adagio Sell in May
Ad ogni modo, con Londra chiusa per festività, i mercati, non più tardi delle 15, vedono un trend in calo. Ad esempio Piazza Affari perdeva circa l’1,20% ma in Europa non era la sola. Infatti, in quella fascia oraria, anche le altre piazze di scambio del Vecchio Continente così come quelle statunitensi (futures) segnavano generalmente un passivo. Intanto, su Wall Street, continuano le trimestrali e gli stacchi dei dividendi. In particolare alcuni nomi vantavano giudizi positivi. Il caso è quello di titolo come Baxter International Inc che per Morgan Stanley è degna di un Buy anche in virtù di un interessante dividendo (1,58%). Buone notizie anche per Chesapeake Energy Corp.che attira le attenzioni di Wolfe Research che valuta il titolo Buy anche grazie ad una cedola che supera il 3,4%.
Si registrano novità anche tra i grandi nomi del settore tech. Ad esempio Amazon.com Inc. si conferma un titolo Buy per Goldman Sachs mentre resta Neutral il nome di Apple e addirittura Sell Intel Corp. Tra gli industriali, sempre Goldman Sachs, ha confermato Buy anche Caterpillar. Oppenheimer ha mantenuto un rating Outperform su Comcast Corp.