I mercati azionari sono assediati dalle variabili e temono non solo la FED ma anche un ritorno del Covid

FED

Sul fronte degli energetici si sta assistendo in queste ore ad una situazione molto complessa. Infatti si è registrato un calo molto forte dei flussi di gas attraverso uno dei tre gasdotti, lo Yamal Europe, che porta il gas russo nel Vecchio Continente. Il che ha spinto ad un rialzo del gas. Il petrolio, invece, è oggetto di una leggera correzione. In questo caso il motivo arriva dalla Cina e riguarda un nemico che, seppur presente, era stato momentaneamente accantonato a causa dello scoppio della guerra in Ucraina. Parafrasando Dante si potrebbe dire che più che la guerra potè il Covid. Infatti un inaspettato ritorno dei contagi in Cina (si parla di oltre 5mila casi) e nello specifico nella zona di Shenzhen, ha favorito un ritorno delle paure, in parte sopite, dettate dalla pandemia.

In realtà i mercati azionari sono assediati dalle variabili perchè il calo che si è avvertito anche sulla Borsa di Hong Kong oltre che di Shanghai, è motivato anche dalle rinnovate tensioni tra Washington e Pechino. Ieri, infatti, era circolata la notizia secondo la quale Mosca avrebbe chiesto aiuto al suo alleato più importante, la Cina, appunto. Notizia che è stata prontamente smentita da entrambe le parti. Ma questo non ha impedito di rendere nuovamente tesi i rapporti fra gli USA e la Cina. Intanto già si parla di possibili sanzioni a Pechino dettate non solo dalla forte alleanza con Mosca ma anche dalla possibilità, secondo gli USA non remota, che la collaborazione in ambito militare sia stata cosa effettiva già a fine febbraio.

I mercati azionari sono assediati dalle variabili e temono non solo la FED ma anche un ritorno del Covid

Guardando ai mercati, soprattutto a quelli di oltre oceano, la pressione è ancora forte su alcuni settori. Tra questi quello tecnologico, anche se alcuni titoli sono entrati nel mirino degli analisti. Tra questi Gilead Sciences Inc che secondo le valutazioni di Oppenheimer ha un rating Buy e con target a 90 dollari, o Intel Corp che da Credit Suisse ha incassato un rating Outperform e un obiettivo di prezzo di 70 dollari.

In tutto questo, mentre la guerra in Ucraina continua e i colloqui non sembrano portare novità concrete, la FED torna a riunirsi tra oggi e domani. Sul tavolo un (quasi) sicuro rialzo dei tassi che, con un quadro economico così burrascoso ed incerto come quello che osserviamo in questi giorni e che potrebbe essere simile anche in futuro, potrebbe essere un’ulteriore zavorra sui mercati. Ultima segnalazione sul fronte dei dai macro. In questo caso ci si sposta in Germania dove l’indice ZEW ha registrato i suo calo peggiore con una perdita di circa 93,6 punti.