I mercati azionari internazionali alla prova del setup

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Facciamo il punto sui principali indici azionari, intanto osservando che, in base al frattale grafico, stiamo avvicinandoci ad un appuntamento importante.

Ma come intendere questo setup?

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Come già ebbe ad insegnarci Gann, troppo spesso considerato solo per le sue tecniche di setup, spesso dimenticato quanto ad insegnamenti trend following, occorre invece coniugare trend e setup, per capire dove andranno i mercati.

E così, ad esempio, se un frattale indica inversione, ma poi invece il trend, in corrispondenza del setup, accelera nella direzione del trend in corso, avremo avuto un setup di continuazione.

Alcuni fondamentali setup di inversione di lungo stanno peraltro scadendo, in chiusura di marzo, in base alla tecnica PLT.

E stanno per essere confermati, sui principali mercati europei, i segnali numero 1 di questo sequential setup.

A questo punto, terminata la seduta di venerdì, sarà possibile calcolare l’esatto punto di supporto, sotto il quale, in caso di ulteriore chiusura mensile inferiore al medesimo, sarebbe confermata inversione di lungo termine.

Come notiamo, quindi, il lungo termine dei mercati si giocherà tra eventuale ripresa delle quotazioni sopra questo livello 1, di cui al momento sta per essere invece confermata la rottura ribassista su molti mercati europei, ed il livello 2, che verrà definito, come dicevo, dopo la chiusura di venerdì.

Intanto, come dicevo, su molti mercati europei le quotazioni stanno per confermare, in chiusura di marzo, la rottura ribassista del livello 1.

In tal senso Eurostoxx, Ftse euro top 100, Cac 40, Dax, Ftse 100, e diversi altri.

Ma gli indici USA?

Su questi ultimi non abbiamo ancora questo tipo di segnale, ma sulle barre settimanali, come rimarcavo ieri, nulla è cambiato rispetto al segnale ribassista intervenuto dopo i massimi di gennaio su Dow Jones e S & P 500.

Sul Nasdaq pare confermata l’implicazione ribassista dell’island reversal top, formatasi a completamento degli attuali massimi.

Al momento, quindi, possiamo dire che i mercati azionari, soprattutto quelli europei, stanno abbandonando il trend rialzista di lungo, per entrare in un’area di potenziale inversione ribassista.

Non ci sono ancora arrivati, ma ci sono le condizioni per attivare e calcolare, (ripeto: dopo la chiusura di venerdì), un supporto di lungo che, se successivamente ceduto in chiusura mensile, decreterà il passaggio al ribasso, in base al metodo PLT.

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