In una settimana corta per via dell’arrivo del Natale, le Borse aprono i giochi già in pesante passivo. Il motivo è molto semplice e come spesso accade non è soltanto uno. Ovviamente in primo piano c’è ancora il fattore Covid, nello specifico con la sua variante Omicron che sembra spaventare non poco i mercati, le economie e soprattutto sembra essere in grado di mettere nuovamente sotto pressione il sistema sanitario.
Infatti l’incidenza di ricoveri e di contagi sta tornando a salire oltre il previsto e il pericolo di un vaccino non più in grado di reggere il colpo sembra essere sempre più forte. a mentre la possibilità di un vaccino “bucato” dal virus resta ancora solo un’ipotesi, le restrizioni e i vari lockdown imposti già dalle singole nazioni, sono una realtà effettiva.
I mercati aprono in forte calo ma non è solo Omicron a spaventare gli operatori
Da tempo si era prevista una forte volatilità sui mercati, volatilità che sta facendo avvertire la sua presenza. Aiutata anche dal fattore Cina. Infatti la Banca centrale cinese ha tagliato a sorpresa il tasso Lpr. Una mossa che, evidentemente, ha lo scopo di stimolare l’economia. Ma anche un’implicita ammissione di difficoltà. Come detto, i mercati aprono in forte calo ma non è solo Omicron a spaventare gli operatori. A dare man forte al ribasso è anche Wall Street che presenta futures in forte calo.
Dall’altra parte dell’oceano, infatti, il piano di aiuti economici del presidente statunitense Biden sta trovando seri problemi di approvazione. I consensi al Senato non sembrano più essere sicuri nemmeno in casa democratica dal momento che il senatore Manchin ha negato il suo appoggio al progetto.
Il risultato di questo mix non si è fatto attendere. Infatti alle 10 della mattina il Ftse mib perdeva il 2,5% come anche il Dax. Più contenuto il passivo di Cac 40 (-2,1%) e del Ftse 100 (-2%). Ma un primo avviso di quanto sarebbe accaduto lo si poteva intravedere anche dai futures di Wall Street, in negativo già dalla nottata e che alle 10 di mattina (ora italiana) confermavano le previsioni negative. L’S&P 500 arrivava a perdere l’1,7% come anche il Nasdaq mentre il Dow segue di poco con un -1,6%.