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L’apertura della sessione europea può essere definita in calo poiché la maggior parte degli indici blue chip apre il trading di oggi con un moderato calo dei prezzi. I benchmark russi, MOEX e RTSI, sono stati gli unici a mostrare piccoli guadagni nei primi minuti di negoziazione. D’altro canto, le aziende svizzere e britanniche stavano facendo il passo più grosso. Tutti i 19 sottoindici settoriali dell’indice Euro Stoxx 600 hanno chiuso in ribasso mercoledì. I minatori e i raffinatori sono stati soggetti alle maggiori pressioni al ribasso, mentre le azioni nel settore sanitario e immobiliare hanno sottoperformato solo marginalmente.
L’ammontare di denaro raccolto dal processo di privatizzazione della Grecia dal 2011. Si noti che i valori rappresentano solo le vendite concluse (non comprendono le vendite non concluse ma vincolate dai contratti). Fonte: Bloomberg
Lunedì la Grecia ha chiuso il suo programma di salvataggio. Poiché non verranno iniettati più fondi nell’economia greca, il paese deve prestare il doppio di attenzione a non ripetere i propri errori. Le autorità europee sollecitano le controparti greche a seguire il processo di privatizzazione. Il governo del paese mediterraneo è desideroso di farlo, ma l’obiettivo di raggiungere i 50 miliardi di euro di vendite di privatizzazioni rimane ancora lontano. Nel 2011 la Commissione europea ha dichiarato di aspettarsi che la Grecia aumenti tale importo fino al 2015. Tuttavia, nel periodo 2011-2018, il valore delle vendite totali delle privatizzazioni greche (sia condotte e vincolate da contratti) ammontava a soli € 12,5 miliardi, secondo il Dati del ministero delle finanze. Detto questo, si può vedere che, nel caso in cui le autorità greche non accelerano il processo, gli investitori potrebbero diventare scettici nei loro confronti rispettando i propri impegni di riportare l’economia in carreggiata. Quello che può sembrare piacevole è che il processo, in effetti, è accelerato negli ultimi due anni, ma il ritmo è ancora troppo lento per concluderlo in un ragionevole periodo di tempo.
Principali indici azionari europei dopo la prima ora di negoziazione:
• DAX (DE30): + 0,25%
• FTSE 100 (UK100): -0,32%
• CAC40 (FRA40): + 0,27%
• IBEX 35 (SPA35): -0,08%
• FTSE MIB (ITA40): + 0,17%
Dando un’occhiata all’azione dei prezzi DE30 (DAX futures sottostante) negli ultimi mesi si può vedere che l’area 12380-12425 pts (contrassegnata dal rettangolo rosso nella tabella in alto) ha visto il ribaltamento dei prezzi un paio di volte. Questa volta non era diverso. Il benchmark tedesco si è precipitato verso il limite superiore della zona di resistenza ieri, ma non è riuscito a rompere sopra. A sua volta abbiamo visto un minor ritorno al limite inferiore della zona in cui il DE30 ha terminato la sessione di ieri. Dopo l’apertura di una tacca sotto la media mobile di 33 periodi sull’intervallo H4 di oggi (linea verde sull’indice), ancora una volta è salito al commercio all’interno della suddetta zona di resistenza al momento della stampa. Nel caso in cui i tori avranno il potere sufficiente per superare questo ostacolo tecnico, il manico di 12500 pts (linea tratteggiata viola nella tabella in alto) potrebbe essere un livello da tenere in considerazione come scollatura della recente formazione di testa e spalle.
Linde (LIN.DE) sottoperforma in quanto la fusione con Praxair è messa in discussione. Fonte: Bloomberg