Insieme agli Esperti di Redazione individueremo quali sono i lavoratori che hanno diritto all’assegno di invalidità INPS per esaurimento nervoso. Nel precedente articolo abbiamo analizzato “Le 2 patologie che danno subito diritto all’assegno di invalidità civile INPS” . Adesso ci occuperemo di disagi tanto fisici quanto psichici che possono compromettere la qualità della vita quotidiana. Aumentano sempre più i contribuenti che lamentano un eccesso di stress che quotidianamente determina uno stato di disagio e di malessere psicofisico. Il soggetto che accumula fatica, ha ritmi frenetici di lavoro e vive con ansia le ore lavorative presenta sbalzi emotivi e disturbi del sonno. Durante la giornata potrebbe soffrire di emicranie, avere difficoltà a conservare la concentrazione e sentirsi spesso nervoso e insicuro.
I sintomi dello stress e dell’esaurimento nervoso sono immediatamente riconoscibili perché rendono difficili le relazioni con gli altri. I disturbi dell’umore, la sfiducia e la costante tensione incidono negativamente sulla qualità dei rapporti umani. Il soggetto che cade in una condizione di esaurimento nervoso ha scarsa tolleranza nei riguardi delle frustrazioni professionali ed è più facile all’ira. Talvolta può accadere invece che elevati livelli di stress provochino astenia, apatia e stati depressivi più o meno evidenti. Chi soffre di esaurimento nervoso potrebbe infatti mostrare indifferenza e disinteresse nei confronti di ciò che si verifica nel corso delle giornate. Esistono pertanto lavoratori che hanno diritto all’assegno di invalidità INPS per esaurimento nervoso e che godono anche di altre agevolazioni.
I lavoratori che hanno diritto all’assegno di invalidità INPS per esaurimento nervoso
Sebbene determini malessere psicofisico, l’esaurimento nervoso non rientra fra le malattie invalidanti che compaiono nelle tabelle INPS. Di per sé l’affaticamento e gli altri sintomi tipici dello stress e dell’esaurimento nervoso non causano una condizione di inabilità lavorativa. Se però un iniziale diagnosi di esaurimento nervoso peggiorando provoca altre patologie croniche allora si ottiene il riconoscimento di una percentuale più alta di invalidità. Si pensi ad esempio ai casi in cui un forte stress lavorativo sia causa di stati depressivi. Nelle sue manifestazioni più gravi la sindrome depressiva provoca disagi e limitazioni tali da ridurre o azzerare l’abilità lavorativa del soggetto che ne soffre.
Le percentuali di invalidità che la Commissione legale dell’INPS assegna a ciascuna patologia variano in ragione della gravità dei sintomi. Di conseguenza, la percentuale di inabilità per una sindrome depressiva lieve è pari al 10%. Ma oscilla tra 71% e 80% se si tratta di depressione endogena grave o se determina l’insorgere di una psicosi ossessiva. Solo in tali casi e in associazione ad altre malattie invalidanti che causano inabilità lavorativa l’esaurimento nervoso dà diritto all’assegno INPS.