I grandi assenti del Ciclo di Benner

Portofino

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Abbiamo già parlato dei cicli di Benner in un precedente articolo.

La sequenza dei massimi può essere fatta partire dal 1.902, quindi si individuano i futuri massimi dopo, rispettivamente, 8/9/10 anni e, quindi, avremo:
1910/1919/1929.

E poi la sequenza riprende, e quindi:
1927/1936/1946 e poi:
1954/1963/1973… 1981/1990….2010?

Come si vede, nel 2010 è stato individuato un possibile massimo.

E i minimi?

La sequenza dei minimi intermedi si può far partire dal 1.941, in modo da individuare i successivi minimi intermedi a distanza, rispetto al minimo precedente, di 16/18/20 anni.
Avremo quindi:
1.941/1.957/1.975/1.995/2.011?

Mentre i minimi più importanti, sempre con la stessa sequenza alternata di 16/18/20 anni, si possono individuare, partendo dal 1.933, come segue:
1.933/1.949/1.967/1.987/2.003/2.021?

COSA NOTIAMO?
COSA NOTATE?

Salta all’occhio come, partendo dai precedenti setup temporali, la metodica di Benner non abbia consentito l’individuazione, negli ultimi anni, dei più importanti punti di svolta nel trend dei principali mercati azionari mondiali.
Non viene individuato nè il massimo di lungo termine del 2.007, nè il successivo minimo del 2.009.

Perché?
Come abbiamo sottolineato nel precedente articolo, il metodo di Benner non è autoadattativo, cioè non tiene in alcun conto che i mercati possano deviare da quanto previsto dalla previsioni e, quindi, non adeguandosi alle nuove indicazioni provenienti dai corsi borsistici, consente previsioni sempre e solo fisse, una volta per tutte, cioè non in grado di automodifica in base alla reale dinamica dei mercati finanziari.

La conseguenza?
Il fatto di saltare rilevantissimi setup temporali, i grandi assenti, come li abbiamo chiamati.

Tutto questo, a differenza di un metodo, come quello indicato da Top or bottom che, essendo invece autoadattativo, consente intanto di essere applicato non solo ai setup di lungo termine, ma a quelli di qualunque time frame, ed inoltre ha permesso una perfetta individuazione, in ottica di lungo, proprio dei setup saltati dal metodo di Benner.

E, quindi, vi domandiamo, ancora una volta:

meglio i cicli di Benner (o qualsiasi altro metodo non autoadattativo) o meglio Top or bottom?

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