I fumatori hanno meno probabilità di contrarre il coronavirus, cosa dice la scienza 

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Oggi gli esperti di ProiezionidiBorsa vogliono cercare di spiegare se i fumatori hanno meno probabilità di contrarre il coronavirus. Esistono, infatti, degli studi scientifici che sembrano dimostrare che i soggetti fumatori presentano meno rischi di contrarre il virus Covid-19. Allo stesso tempo questi risultati non sono accettati in maniera universale da parte della comunità scientifica. Cerchiamo ora di fare un pò di chiarezza e capire se i fumatori hanno meno probabilità di contrarre il coronavirus, cosa dice la scienza.

I fumatori hanno meno probabilità di contrarre il coronavirus?

I fumatori hanno meno probabilità di contrarre il coronavirus, cosa dice la scienza.

Due studi francesi e uno israeliano hanno destato molto scalpore. Sostengono, infatti, un possibile collegamento tra consumo di tabacco e minor rischio di contrarre il coronavirus.

Il primo studio è stato condotto dal dr. Miyara. Questi ha analizzato trecento pazienti affetti da coronavirus in un ospedale parigino. Confrontando le stime ospedaliere e le stime nazionali i ricercatori hanno riscontrato che i fumatori denotano un rischio di contrarre il virus del 70-80% inferiore rispetto ai non fumatori.

Tale ricerca è stata poi sostenuta da un secondo studio condotto dal dr. Changeux e da un terzo condotto in Israele su tremila soggetti.

Ebbene questi articoli, che non sono stati soggetti a processi di peer-review, hanno scatenato forti controversie all’interno della comunità medica internazionale.

Cosa dicono l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea

A seguito di queste ricerche sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità che l’Unione Europea si sono attivate per indagare più approfonditamente sulla questione. Entrambe hanno concordato nel sottolineare l’assenza di prove sufficienti a dimostrare una correlazione tra minor rischio di contrarre il coronavirus e consumo di tabacco.

Esistono, invece, prove sufficienti a dimostrare che i fumatori rischiano maggiori danni quando esposti al coronavirus. Ciò in quanto presentano dei sistemi respiratori già compromessi. Sia l’OMS che l’UE istituzioni hanno, inoltre, confermato il fatto che il consumo costante di tabacco sia collegato ad rilevanti patologie mediche estremamente dannose per la salute.

Pertanto possiamo, allora, concludere affermando che, al momento, non sono riscontrabili prove scientifiche a sostegno della tesi secondo cui i fumatori hanno minori probabilità di contrarre il Covid-19. Continua, dunque, ad osservare scupolosamente tutte le direttive prescritte dalla comunità scientifica internazionale in attesa che ci siano nuovi dati a riguardo.

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