Via libera a colazioni, pranzi e cene a base di frutta fresca e per fortuna l’estate offre il ben di Dio per scelta e sapore. Ci possiamo sbizzarrire con i colori, con i sentori più dolci o più acidi, si possono preparare fantastiche macedonie, dolci e persino piatti salati alternativi. Solitamente si preferiscono le ciliegie, albicocche, pesche, uva e in tanti si scordano di questi due frutti deliziosi, spesso confusi tra loro.
Si tratta della prugna e della susina, i frutti estivi che molti pensano essere uguali ma che in realtà sono diversi ed appartengono a due piante distinte.
La prugna
Frutto del Prunus Domestica, originario del Caucaso, solo grazie ai Romani fu introdotto anche nel bacino del Mediterraneo. Con le prime crociate, fu diffuso nel resto dell’Europa. Appartiene alla famiglia delle Rosacee, come la pesca, albicocca e ciliegia.
È un frutto succulento e dolce, utilizzato soprattutto per preparare ottime marmellate, ma anche essiccato o come ingrediente per alcolici famosi. Contiene molta acqua, ed è molto nutriente, perché ricco di vitamine, minerali, fibre, oligoelementi, zuccheri semplici.
È ottimo per chi soffre di anemia, protegge i tessuti, le ossa, i denti e il sistema nervoso. Per 100 gr di prugna fresca, l’apporto calorico è di circa 40 kcal, mentre da secca i valori salgono a circa 200 kcal. Molto note sono le sue proprietà lassative, infatti non bisogna esagerare con le quantità, per evitare conseguenze sgradevoli.
La susina
Frutto del Prunus Salicina, rispetto alla prugna è più tondeggiante e chiara, ha origini cino-giapponesi. Il sapore è lievemente più acidulo, per l’acido malico, ma prevale sempre la dolcezza. Sono molto succose e comprendono diverse varietà di colore differente. Anch’esso contiene molti principi nutritivi come potassio e calcio ed è lassativo.
Solitamente è consumata fresca a fine pasto o per merenda. Famosa in tutto il mondo, anche il poeta Neruda ne parlò nei suoi scritti, identificandola come frutto della memoria.
Questi sono i frutti estivi che molti pensano essere uguali, ma che in realtà sono diversi e sono buoni entrambi.