Milioni di cittadini sanno bene quanto si spenda per le medicine ogni volta che il proprio animale d’affezione ha avuto un problema. Ebbene, ora cambia tutto e le famiglie in possesso di amici a quattro zampe risparmieranno tantissimo. Infatti i farmaci ad uso umano possono essere somministrati agli animali domestici. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il Decreto attuativo che permette l’utilizzo di farmaci umani a scopo veterinario nel caso in cui contenga lo stesso principio attivo.
Risparmio assicurato
Questa possibilità garantirà ai proprietari di animali una convenienza economica. Dunque i proprietari di 15 milioni di animali, considerando solo cani e gatti, otterranno un risparmio sui costi notevolissimo perché i prezzi dei farmaci veterinari spesso sono più alti rispetto a quelli ad uso umano.
Quanto costa curare un animale
Solo chi ha un animale sa quanto ha speso in passato per curarlo con le medicine veterinarie. Con gli Esperti di ProiezionidiBorsa vogliamo fare degli esempi per far comprendere fino in fondo l’utilità di questo Decreto.
Come vedremo le ricadute economiche positive sulle tasche degli italiani con animali d’affezione sono enormi. Ebbene quando un cane oppure un gatto saranno colpiti da gastrite d’ora in poi si potrà risparmiare intorno ai 20 euro a confezione. Invece nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe sia affetto da cardiopatia si potranno risparmiare circa 334 euro all’anno.
Come tutti i possessori di animali domestici sanno, spesso il nostro compagno speciale può essere colpito da dermatite atopica. Per un ciclo di terapia, ora si potranno risparmiare circa 434 euro.
Dunque un farmaco umano che contiene lo stesso principio attivo di quello veterinario è molto più conveniente e può essere somministrato agli animali. Chi possiede un gatto sofferente di ipertiroidismo, acquistando farmaci a uso umano risparmierà annualmente circa 138 euro.
Nessuna spesa per lo Stato
Questa novità ha rallegrato tutte le famiglie in possesso di un animale d’affezione perché potranno spendere meno per l’acquisto dei farmaci. Inoltre questa decisione non pesa sulle casse dello Stato neanche per un euro. Anzi questa vera e propria rivoluzione nell’ambito veterinario farà risparmiare allo Stato nella spesa per i canili. D’ora in poi i farmaci ad uso umano possono essere somministrati agli animali domestici quando il principio attivo corrisponde.