I due scenari che si possono presentare questa settimana per la Borsa americana

mercati

Per la Borsa americana la sensazione è che la settimana che è entrata possa essere cruciale. Le sedute della scorsa ottava hanno iniziato a delineare uno scenario che può evolversi in due direzioni. L’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa ha individuato i due scenari che si possono presentare questa settimana per la Borsa americana. Ecco, di seguito, l’analisi.

Il fattore elezioni presidenziali inizia a destabilizzare i listini

L’avvicinarsi delle elezioni presidenziali mette in fibrillazione i mercati statunitensi. Più ci si avvicina la data fatidica del 3 novembre e più diventano chiari i contorni dell’esito dell’elezione.

Per ora l’evento delle presidenziali è riuscito a distrarre i mercati dall’altro grande fattore di instabilità, l’allargamento della pandemia. Il Covid sta diventando ogni giorno che passa una emergenza sempre più grande e grave. Sembra, però, che l’esito delle elezioni porti a ignorare l’allarme che sta suonando.

I provvedimenti per prevenire il pericolo di una nuova fase virulenta sembrano oggi sacrificati sull’altare delle presidenziali. Minimizzare per non allarmare è la parola d’ordine. Rinviare ogni decisione drastica a dopo il 3 novembre sembra essere la strategia della attuale amministrazione USA. Ma i costi di questa strategia potrebbero essere alti.

Anche se in Borsa ancora non c’è paura, cominciano comunque a serpeggiare i timori. I mercati guardano avanti e vedono il rischio di nuove pesanti restrizioni dopo il 3 novembre. E iniziano a traballare.

I due scenari che si possono presentare questa settimana per la Borsa americana

L’S&P500 (US500) il 12 ottobre ha fatto un massimo relativo a 3.550 punti, ad appena 33 punti dal massimo storico. Ma nelle 3 sedute successive i prezzi hanno preso la via del ribasso. E anche venerdì è stata una seduta parzialmente negativa. Nel senso che l’indice ha aperto in forte rialzo ma ha chiuso in discesa.

Quella che i prezzi stanno disegnando è una figura di doppio massimo discendente, ben conosciuta dagli analisti grafici. Il collo passa per 3.200 punti, minimo relativo del 24 settembre. Siamo ancora lontani, ma una discesa dei prezzi sotto 3.430 punti sarà un allarme ribassista da non ignorare.

Invece al rialzo, l’indice USA superando la soglia dei 3.530 punti, si spingerà verso quella di 3.550 punti e poi verso il massimo storico a 3.588 punti.