Che ne sarà di Piazza Affari nei prossimi mesi? Gli operatori finanziari iniziano a domandarselo. E non è solo una questione legata alla debolezza politica di questo frangente. O meglio, lo è. Ma nella misura in cui il Governo sarà capace di impiegare gli oltre 200 miliardi che arriveranno dal Recovery Plan. I dubbi degli investitori sul futuro di Piazza Affari sono dettati da questo fattore.
I fondi del Recovery perno fondamentale per la ripresa del nostro mercato azionario
Il punto è esattamente questo: arriveranno i fondi? I grandi investitori hanno iniziato a interrogarsi sul nostro Governo. Non sono certi delle nostre capacità di riuscire a creare un progetto realistico di investimento dei fondi del Recovery e a metterlo in atto. I dubbi degli investitori sul futuro di Piazza Affari sono dettati da questo fattore.
Senza progettazione e attuazione del piano, non ci saranno fondi per l’Italia e, quindi, non ci sarà crescita economica. E con un debito pubblico che corre all’impazzata c’è il rischio che questo diventi ingestibile.
Si spiega così l’impennata dello spread, il differenziale tra titoli di Stato tedeschi e italiani degli ultimi giorni. Ieri il differenziale è sceso a 111 punti, ma la scorsa settimana era salito a 118 punti. L’8 gennaio aveva toccato un minimo a 104 punti. Ecco perché il successo di Piazza Affari è condizionato al Recovery Plan.
Gli scenari possibili per oggi in Piazza Affari
Dopo esserci interrogati sui possibili scenari delle prossime settimane e mesi, vediamo quale potrebbe essere quello di oggi. Ieri Piazza Affari ha aperto in rialzo, ma ha chiuso in calo. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), ha terminato a 22.441 punti. È interessante notare come nella seduta di ieri, i prezzi abbiamo segnato un massimo a 22.650 punti, sfiorando la trendline rialzista di medio periodo.
Come abbiamo scritto a più riprese in precedenti analisi, solo un ritorno sopra questa linea di tendenza riporterà Piazza Affari in fase rialzista. Per oggi quindi si auspica che il Ftse Mib possa spingersi nuovamente sopra i 22.650 punti e chiudere sopra quel livello. Al ribasso, il cedimento del supporto di 22.400 punti, riporterebbe i prezzi a 22.200 punti. E manderebbe un ulteriore segnale di debolezza.
Approfondimento
Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.