Il decreto Rilancio, convertito in legge, ha prorogato la scadenza dei documenti di riconoscimento scaduti fino al 31 dicembre. Quindi, chi ha una carta di identità scaduta, può evitare di correre al Comune e disperarsi per il ritardo nel rinnovo. Ciò vale anche per chi ha una patente scaduta e deve recarsi all’Aci o alla Motorizzazione per il rinnovo. Tuttavia, la proroga vale sono per l’uso del documento all’interno del territorio italiano. Quindi, esso non può essere usato per l’espatrio, se scaduto.
Cosa ha stabilito il decreto Rilancio
In realtà già c’era stata una proroga, fino al 31 agosto. La precedente proroga valeva già prima sia per le carte d’identità cartacee, sia per quelle elettroniche. Il decreto Rilancio, convertito in legge, ha concesso una nuova proroga per le carte d’identità e le patenti. Come anticipato, la proroga opererà fino al 31 dicembre 2020. La modifica è stata introdotta da un emendamento al decreto, convertito in legge nei giorni scorsi. E’ stato l’articolo 157, aggiunto proprio alla Camera, che ha introdotto la novità. Esso ha prolungato quanto previsto dall’articolo 104 della legge 24 aprile 2020, n. 27, fino al 31 dicembre. La ragione di dette proroghe è sempre legata all’emergenza sanitaria. La misura, naturalmente, riguarda quelle carte di identità e patenti scadute durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
I documenti di riconoscimento prorogati fino al 31 dicembre dal decreto Rilancio
La proroga tuttavia non vale per gli espatri
L’emendamento ha previsto la sostituzione delle parole “31 agosto 2020” con le parole “31 dicembre 2020”, andando a modificare l’articolo 104 del decreto Cura Italia. Tuttavia, i documenti prorogati, non potranno essere utilizzati per l’espatrio. L’eccezione si desume dalla legge stessa. Infatti, il predetto articolo, espressamente, prevede che «la validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento». Quindi, per detto scopo, è comunque necessario il rinnovo.