La temporanea chiusura di moltissime aziende in Italia ha costretto migliaia di lavoratori in cassa integrazione. Il Paese si ferma in risposta al contenimento del contagio e nel pieno rispetto della salvaguardia della salute umana. La produzione economica, fortemente rallentata dalle circostanze, ora comincia a vacillare e si regge a stento su pilastri molto deboli. La conseguenza più immediata si riflette su tutti quei lavoratori che ricoprono ruoli non sostituibili dallo smart working e che attualmente sono costretti a casa. Quali sono i diritti dei lavoratori in cassa integrazione? Cosa prevedono le misure governative a tal riguardo?
Come funziona la cassa integrazione
Quando si parla di cassa integrazione si fa riferimento ad un ammortizzatore sociale che garantisce una quota di stipendio al lavoratore costretto a casa. Si tratta di un sussidio gestito dall’Inps e viene erogato solo in particolari condizioni. Nello specifico della situazione contemporanea, la cassa integrazione spetta a tutti quei lavoratori di cui l’azienda non necessita attualmente. Le ragioni possono riguardare la chiusura temporanea, la riduzione dei comparti operativi o altre ragioni contingenti all’emergenza Covid-19.
Qualsiasi sia la motivazione, lo scopo principe dell’ammortizzatore sociale è quello di proteggere i posti di lavoro nel periodo di crisi economica. La protezione e la tutela del posto di lavoro è uno tra i diritti dei lavoratori in cassa integrazione infatti. In linea generale, la cassa integrazione garantisce un ammontare dell’80% della quota di ogni ora lavorata. Il sussidio può essere corrisposto al lavoratore direttamente dall’azienda o dall’Inps.
Novità su i diritti dei lavoratori in cassa integrazione
Esistono, fondamentalmente, due tipologie di cassa integrazione: quella ordinaria (CIGO) e quella straordinaria (CIGS). Nelle circostanze attuali, il Governo ha approvato l’introduzione di una cassa integrazione in deroga (CIGD). Questo particolare sussidio permette anche ai dipendenti che non potrebbero accedervi altrimenti, di beneficiare di tutti i diritti dei lavoratori in cassa integrazione. Le regole seguite da questa forma di ammortizzazione seguono le regole già stabilite secondo le CIGO e CIGS. Questo vuol dire che gli importi e la durata non varieranno. Per fronteggiare gli effetti economici dell’epidemia e salvaguardare i posti di lavoro, l’attuale cassa integrazione si rivolgerà ad una platea di lavoratori ben più estesa. Difatti, sono tutelati i diritti dei lavoratori in cassa integrazione anche per aziende sotto i 5 dipendenti e le ditte individuali.