I contenuti dei diari BCE pubblicati poco fa evidentemente non hanno scaldato i mercati ma nemmeno li hanno devastati come invece successo settimana scorsa all’annuncio del rinvio del QE da parte di Mario Draghi.
Lo stato di stallo della BCE rischia di fare sì che quando la banca centrale si muoverà sarà troppo tardi. L’ormai certo appuntamento elettorale in Grecia fissato anticipatamente a gennaio 2015 potrebbe produrre quel ribaltone all’interno del fronte degli YES man all’euro che governano le nazioni europee (a cominciare da Renzi )che da tempo cova sotto l’insoddisfazione e la povertà crescente delle popolazioni.
Le borse continuano a “zigzagare” ed è veramente difficile in questa fase andare oltre al trading di breve visto che proprio il fronte greco ei suoi potenziali sviluppi rivoluzionari mettono a serio rischio ogni ipotesi di scenario “normale ” per l’anno prossimo.
