Investing.com – Questa settimana il sentimento dei mercati è stato dominato dalle discussioni sulla proposta di dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio annunciata dal Presidente USA Donald Trump, notizia che ha scatenato i timori per una vera e propria guerra commerciale globale.
Trump dovrebbe firmare l’ordinanza per applicare dazi doganali del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio durante una cerimonia prevista alle 15:30 ET (20:30 GMT) oggi.
La decisione punta a contrastare le importazioni economiche, in particolare dalla Cina, che secondo Trump minano l’industria e l’occupazione statunitense.
La firma dell’atto concluderà una settimana tumultuosa alla Casa Bianca, dove i consiglieri hanno discusso tra loro per l’andamento della politica commerciale USA; i dazi costituiscono una vittoria per l’ala nazionalista guidata dal consigliere Peter Navarro ed hanno comportato le dimissioni di martedì di Gary Cohn, direttore del Consiglio Economico Nazionale.
La paura di una vera e propria guerra commerciale per la prima volta dagli anni Trenta è stata sollevata dal capo dell’Organizzazione mondiale del commercio che, in un avvertimento diretto a Trump, ha affermato che i dazi da lui proposti scateneranno un effetto domino che porterà ad una recessione globale.
Il Ministro degli Esteri cinesi Wang Yi ha dichiarato che il suo paese risponderà come necessario all’eventualità di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, mettendo in guardia però che una tale guerra non farà altro che danneggiare entrambe le parti.
Trump ha parlato dei commerci con la Cina su Twitter ieri, chiedendo che il paese presenti un piano per ridurre il surplus commerciale con gli Stati Uniti di un miliardo di dollari.
Intanto, l’Unione Europea ha citato i mirtilli rossi, il succo d’arancia e il burro di arachidi tra i possibili obiettivi mentre si prepara a rispondere alle misure di Trump.
I funzionari UE avevano in precedenza individuato il bourbon del Kentucky, le motociclette Harley-Davidson e i jeans Levi’s tra i prodotti che vedranno dei dazi in risposta.
La notizia giunge dopo che Trump con un tweet ha minacciato di imporre dazi alle case automobilistiche europee.