Anche il Redbook mensile inferiore alle attese aiuta la Yellen e le sue colombe a poter mantenere invariati i tassi di interesse. Non a caso Goldman Sachs ha “stabilito” che non se ne parlerà prima del 2017.
D’altronde, a parte qualche dato a singhiozzo, l’economia USA sta chiaramente riconquistando la leadership mondiale, come dimostrano le difficoltà della Cina e il crollo degli ordini industriali registrato in Germania.
Insomma come abbiamo già scritto un rialzo dei tassi USA porterebbe il dollaro a spiccare un volo inarrestabile. Resta il fatto che la forza dell’economia americana è comunque evidente, specie se comparata gli altri paesi dove la forza trainante dei consumi interni è comunque molto più limitata. Salvo novità un dollaro debole sui vari cross nei prossimi mesi è ipotesi veramente ardua cui dare credito.
Gianluca Braguzzi è un gestore di fondi comuni di investimento