I Coronabond non sono arrivati, speriamo nei Recovery Fund! Facciamo chiarezza sulla sitazione attuale.
Il Governo italiano sperava tanto nei Coronabond emessi dalla U.E. e garantiti ovviamente da tutti gli Stati membri pro quota.
In soldoni, venivano garantiti maggiormente da quegli Stati che avevano il rapporto Debito/PIL più basso.
Come già avevo profetizzato questi Super euro Bond non hanno visto il favore di molte forze politiche all’interno del Parlamento europeo.
Questa mancanza di “riguardo” nei confronti dell’Italia è tutta colpa dell’Europa?
A mio parere no.
Adesso daremo una spiegazione sintetica.
Riportiamo i dati del Rapporto Debito/PIl dei paesi Europei relativi all’anno 2019.
Grecia | 182 | 2019 | Germania | 64 | 2019 | Bosnia-Erzegovina | 40 | 2019 |
Italia | 132 | 2019 | Serbia | 63 | 2019 | Macedonia | 39 | 2019 |
Portogallo | 126 | 2019 | Finlandia | 61 | 2019 | Romania | 37 | 2019 |
Belgio | 103 | 2019 | Paesi Bassi | 57 | 2019 | Norvegia | 37 | 2019 |
Spagna | 98 | 2019 | Bielorussia | 53 | 2019 | Lettonia | 36 | 2019 |
Francia | 97 | 2019 | Slovacchia | 51 | 2019 | |||
Gran Bretagna | 88 | 2019 | Malta | 51 | 2019 | |||
Austria | 79 | 2019 | Polonia | 51 | 2019 | |||
Croazia | 78 | 2019 | Svizzera | 42 | 2019 | |||
Ungheria | 74 | 2019 | Andorra | 41 | 2019 | |||
Slovenia | 74 | 2019 | Svezia | 41 | 2019 | |||
Albania | 72 | 2019 | Islanda | 40 | 2019 | |||
Ucraina | 71 | 2019 | Lituania | 40 | 2019 |
Come appare dalla tabella peggio di noi solo la Grecia.
Questo rapporto Debito/PIL non è colpa dell’Europa.
I “colpevoli” di questo rapporto non stanno nella U.E. ma in Italia.
L’Italia ha, almeno per l’anno 2019, un rapporto Debito/PIL tra i più alti d’Europa e quindi tra i più alti del mondo.
Il nostro PIL è determinato per oltre il 13% dal settore relativo al turismo; questo comparto dà lavoro ad oltre 3.500.000 di lavoratori molti dei quali, purtroppo stagionali.
La pandemia di Coronavirus avrà effetti negativi su ogni comparto dell’economia italiana ma nel settore del Turismo il calo sarà così catastrofico da annullare in buona parte l’effetto sul PIL nazionale.
In previsione di un calo del PIL italiano di almeno 10% ( la maggior parte proveniente dal comparto Turismo) si può prevedere, senza ombra di dubbio, un rapporto Debito/PIL ,intorno o molto vicino al 150 per l’anno 2020.
Gli effetti della crisi economica avranno conseguenze sociali paurose.
La domanda è questa : può chiedere l’Italia ad altri paesi dell’Europa più poveri di lei di accollarsi una parte del suo debito nazionale? Questo non è possibile.
Sebbene l’Italia sia un paese “ricco” ha una rapporto Debito/PIl troppo alto e paesi con meno risorse delle nostre hanno un rapporto molto più basso.
Cosa vuol dire questo? Che hanno un margine di manovra nella spesa pubblica che l’Italia non ha.
La Germania, che ha questo rapporto a 64, può dilatare la spesa pubblica in modo impressionante e almeno nel breve periodo ( ma anche in quello lungo con questi dati) non risentirne per niente.
Quindi non possiamo sempre incolpare l’Europa che è poco attenta ai nostri problemi, il problema è che la nostra politica economica è troppo influenzata dalla “politica elettorale” e quindi non può dare la risposta giusta per il problema effettivo.
Un esempio :approvare il reddito di cittadinanza o quota 100 per le pensioni ( provvedimenti di giustizia sociale) senza effettuare nessuna compensazione sul comparto pensioni, al fine di avere un saldo zero, con i seguenti strumenti: contributi di solidarietà o equalizzatore, affinché tale operazione faccia rimanere i saldi finanziari inalterati.
I Coronabond non sono arrivati, speriamo nei Recovery Fund!
Come sempre accade anche questo provvedimento, come altri , viene “fiscalizzato”, ovvero portato a carico della fiscalità generale.
Sono questi provvedimenti di natura economica che non permettono all’Europa di “correre in aiuto” del compagno italiano.
Ad oggi sui Recovery Fund non abbiamo dati precisi, non sappiamo con precisione cosa sono, come saranno distribuiti, quando saranno emessi e quando saranno disponibili e in quale forma.
La proposta tecnica dovrà arrivare il 13 maggio prossimo. I tempi per l’erogazione, sono ad oggi una incognita.
La soluzione entrare nel capitale delle imprese, il sistema alla Tedesca. Siamo sicuri che funzioni.
Quando arriveranno, se arriveranno, speriamo che non sia troppo tardi per la nostra nazione.