I continui falsi segnali rendono l’operatività su Prima Industrie molto complicata, i livelli da monitorare

PRIMA INDUSTRIE

In un precedente report avevamo indicato in area 23,15 euro il livello da monitorare per capire se il titolo sarebbe esploso al rialzo. La rottura c’è stata, ma la settimana successiva è stata immediatamente sconfessata. È, quindi, partito un ribasso che dopo il raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 19,15 euro ha subito una brusca battuta di arresto.

È, quindi, partito un rialzo che ha inanellato una seria di falsi segnali in prossimità del primo ostacolo lungo il percorso rialzista in area 21,15 euro. Questa situazione si stallo non si è ancora risolta e i continui falsi segnali rendono l’operatività su Prima Industrie molto complicata.

Cosa fare, quindi?

Sicuramente una chiusura settimanale superiore a 21,15 euro, confermata nella settimana successiva, darebbe un fortissimo impulso rialzista. Le quotazioni, quindi, avrebbero tutto lo spazio e la forza per dirigersi verso il I obiettivo di prezzo in area 24,1 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello, poi, sarebbe molto importante in quanto segnerebbe la rottura del massimo recente più importante aprendo le porte al raggiungimento degli obiettivi indicati in figura. La massima estensione del rialzo passa per area 23,8 euro, per cui potenzialmente il titolo potrebbe andare incontro a una performance di oltre il 50%.

Ovviamente la mancata rottura di area 21,15 euro potrebbe spingere nuovamente le quotazioni al ribasso con obiettivi in area 18 euro, prima, e in area 16 euro, poi.

Dal punto di vista della valutazione la situazione è abbastanza controversa. Alcuni indicatori esprimono una forte sottovalutazione, altri, invece, una forte sopravvalutazione.

Ad esempio, il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0.8 volte il suo fatturato. Inoltre il Price to Book ratio esprime una sottovalutazione di oltre il 30%. Se, invece, si considerano indicatori come, ad esempio, il rapporto prezzo/utili Prima Industrie risulta essere molto sopravvalutata.

Per gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 20%.

I continui falsi segnali rendono l’operatività su Prima Industrie molto complicata, i livelli da monitorare secondo l’analisi grafica

Il titolo Prima Industrie (MIL:PRI) ha chiuso la seduta del 10 agosto a quota 21,15 euro in rialzo del 2,17% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

prima industrie