Uno degli strumenti di risparmio maggiormente diffusi tra i piccoli risparmiatori è il Libretto postale (LP). Si tratta di un prodotto di facile comprensione e che presenta tutta una serie di vantaggi che a breve illustreremo.
Intanto ci chiediamo: ma i cointestatari di un Libretto di risparmio postale devono per forza operare insieme o possono farlo autonomamente?
Le varie forme
Il LP è venduto e collocato da Poste sin dal 1875, ossia da quasi 150 anni. La lunga storia del prodotto ha quindi contribuito alla sua diffusione, ma anche il fatto che su di esso non gravano costi di apertura, gestione e chiusura.
Si tratta di un aspetto particolarmente gradito dal piccolo risparmiatore, il quale sa bene che lo strumento gode anche della garanzia dello Stato. In pratica il LP gode della stessa tutela che vige sui titoli di Stato e sui Buoni fruttiferi postali.
Tuttavia, questi pregi si scontrano con un grande problema, e cioè il fatto che non proteggono i risparmi dall’inflazione. E in un momento storico come l’attuale in cui il mondo intero teme un suo ritorno in grande stile, l’aspetto non è secondario.
Vediamo in questa sede se i cointestatari di un Libretto di risparmio postale devono per forza operare insieme o possono farlo autonomamente
Il LB attualmente si coniuga in quattro differenti versioni. Abbiamo infatti il LP Smart, che grazie all’offerta Supersmart consente di ottenere un interesse più elevato sulle somme a vincolo (180 giorni). Poi abbiamo il LP Ordinario, il Libretto dedicato ai minori e il Libretto giudiziario.
In quest’articolo illustriamo bene come scegliere il LP più conveniente in base alle proprie esigenze.
Ora però veniamo al capitolo dell’intestazione di questi strumenti. Infatti i Libretti di risparmio postale possono essere intestati a più persone fisiche, ma in numero non superiore a quattro. Ancora, a partire dal 31 ottobre del 2004 non sono più possibili le contestazioni tra soggetti maggiorenni e minorenni, né tra due o più minorenni.
Quindi al netto delle eccezioni poi per il resto la cointestazione è ammessa. Si pensi al caso di due coniugi oppure al rapporto genitore-figlio (maggiorenne). In simili casi, i cointestatari di un Libretto di risparmio postale devono per forza operare insieme o possono farlo autonomamente?
Se il Libretto è stato aperto con l’apposizione della clausola della pari facoltà di disposizione, l’operatività disgiunta è consentita. Vuol dire che ogni intestatario del LP può disporre in autonomia senza per forza la presenza e/o l’assenso degli altri intestatari.
Il caso dello Smart e del dematerializzato
Infine occorre precisare che in caso di apertura del Libretto Smart e del Libretto dematerializzato, i cointestatari si intendono sempre a firma disgiunta. Quindi in questi casi basterà la sola scelta dello specifico strumento affinché i loro titolari possano disporre in autonomia.
Procedendo oltre, presentiamo un altro caso particolare. Quello dell’unico titolare e unico intestatario di un Libretto nominativo ordinario. In questi casi è possibile aggiungere un secondo intestatario e come farlo?
La risposta è negativa: non è possibile infatti modificare l’intestazione di un Libretto nominativo ordinario. Possono essere designati fino a quattro delegati ad operare sul medesimo Libretto.
Abbiamo dunque sciolto il nostro dubbio di partenza. E cioè i cointestatari di un Libretto di risparmio postale devono per forza operare insieme o possono farlo autonomamente? Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo quanto rendono 10mila euro investiti sui Buoni fruttiferi postali a breve termine.