I cicli asimmetrici

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Ieri abbiamo visto che il settore immobiliare può essere rappresentato da indici che anticipano i trend degli indici principali, come S & P 500 e Nasdaq.

Approfondimento L’immobiliare anticipa le Borse?

Ma esiste un’altra tecnica che può consentire di cogliere, su diversi time frames, potenziali minimi e massimi.

Mi riferisco ad un particolare modo di intendere l’analisi ciclica, di mia ideazione.

Nell’analisi ciclica tradizionale, un ciclo si suddivide, a sua volta, in 3 o 4 quattro sottocicli, esattamente a loro volta sotto multipli del ciclo maggiore, e via di questo passo con sottomultipli ancora inferiori.

E così, un ciclo annuale tende ad essere suddiviso in 4 sottocicli trimestrali, ed oggi sottociclo trimestrale in sottocicli di circa 17 giorni, quante sono all’incirca le giornate di borsa aperta in un quarto di trimestre, oppure in altri sottocicli basati sul numero di sedute aperte in quel determinato mercato.

Ma, così facendo, mi permetto di osservare che in realtà i sottocicli altro non sono che una parte di un ciclo più ampio.

E’ quindi normale che rispondano a tale modello, e che si incastrino, per così dire, gli uni con gli altri in molti casi.

E’ quindi molto più attendibile iscrivere una certa fase in un certo numero di cicli, quando ognuno di questo è autunomo e non sottomultiplo di altri.

Cosa intendo dire?

In tal senso, possiamo dire che in un ciclo rialzista è probabile la formazione di un top nel terzo sottociclo, non solo e non tanto quando si trova nel terzo sottociclo di un ciclo principale, ma quando si trova nel terzo sottociclo di più cicli, ognuno dei quali nè multiplo, né sottomultiplo degli altri.

Ecco, quindi, come si presenta la situazione dello S & P 500 sotto questo profilo: ho individuato 3 cicli di lungo termine, ognuno dei quali non costituisce una sottofase o un multiplo degli altri, come invece avverrebbe nell’analisi ciclica tradizionale, e il top attuale si trova per tutti nella terza parte.

Ecco i grafici dello S & P 500 che indicano questa situazione e che, quindi, evidenziano anche per questo motivo la probabile formazione di un top.

 

 

Lo S & P 500 si trova sì nella terza parte di ben 3 cicli di lungo, ma ognuno di questi è a se stante, basta considerare, a sinistra di ogni grafico, il diverso punto da cui parte.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT