Tra gli alimenti che si acquistano sempre, o quasi, quando si fa la spesa c’è il pane. Il consumo di pane è un’abitudine italiana, difficilmente manca dalla nostra tavola, anche se negli ultimi anni il suo consumo è leggermente calato. Dato la sua importanza nella dieta mediterranea, è fondamentale acquistare con consapevolezza. Molti si chiedono se il pane fresco del supermercato è davvero fresco, oppure, quando la priorità è l’economia familiare, dove conviene comprarlo. I 4 pro e contro che tutti devono sapere quando comprano il pane al forno sotto casa o al supermercato perché c’è la differenza.
I pro del pane comprato al supermercato
a) vasta scelta di prodotti;
b) ampia scelta di prezzi;
c) risparmio di tempo, poiché si ha la possibilità di acquistare tutto quello di cui si ha bisogno in un solo posto;
d) etichette dettagliate: la grande distribuzione, infatti, è responsabile della correttezza delle informazioni presenti in etichetta, i controlli al giorno d’oggi sono tanti.
I contro del pane comprato al supermercato
a) pane precongelato: il pane (spesso, ma non sempre, è da verificare con il supermercato stesso) è precongelato e ogni mattina viene cotto in forno per completare la cottura e poi venduto come fresco di giornata;
b) impiego di lieviti chimici: questi diminuiscono la digeribilità del prodotto;
c) elenco degli ingredienti: non si trova accanto al cartellino del prezzo, ma si rimanda al “libro (librone) degli ingredienti” posizionato nelle vicinanze del bancone;
d) impiego di additivi (come acido ascorbico, enzimi, glutine, cisteina, acido fosforico ed emulsionanti): indicati anche come ‘miglioratori’, sono utilizzati per rendere più rapido il processo di lievitazione. Il pane preparato con queste sostanze ha caratteristiche organolettiche diverse rispetto al pane artigianale: è meno profumato e tende a diventare gommoso in poco tempo.
I pro del pane comprato al forno
a) rapporto di fiducia con il negozio locale;
b) prodotti a Km 0: solitamente chi va dal panettiere si serve dal negozietto “sotto casa”;
c) produzione artigianale;
d) preparazione del pane: la miscela con cui si prepara il prodotto (acqua, farina e lievito di birra) preparato in modo tradizionale riposa in frigo dalle 12 alle 48 ore prima di essere utilizzata. Questo processo lento e tipico della panificazione tradizionale garantisce sia la durata sia le caratteristiche organolettiche (sapore, croccantezza, friabilità) del pane.
I contro del pane comprato al forno:
a) prezzi più alti;
b) elenco degli ingredienti; acquistando pane sfuso, nella maggior parte dei casi anche qui l’elenco degli ingredienti non si trova accanto al cartellino del prezzo;
c) minor scelta: spesso i panifici propongono meno varietà di pane poiché producono anche altri prodotti come pizze e focacce;
d) tempo: se non abbiamo il panettiere sotto casa, rinunciamo ad andarci per una questione di tempo.
Abbiamo visto i 4 pro e contro che tutti devono sapere quando comprano il pane al forno sotto casa o al supermercato perché c’è la differenza. Considerando che la salute è una priorità, è buona pratica chiedere ai supermercati dai quali ci forniamo indicazioni sul pane venduto. Alcuni supermercati, per esempio, si riforniscono direttamente dai panifici. Una buona informazione, quindi, ci rende consapevoli di cosa si sta consumando e liberi nella scelta.