I 3 fattori che mettono paura alle Borse potrebbero innescare un nuovo crollo a Piazza Affari?

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Sui mercati azionari mondiali si addensano nubi molto minacciose. Inflazione, pandemia e guerra, sono i tre fattori che intimidiscono gli investitori e possono mandare a picco le Borse nelle prossime settimane. Dopo il fattore inflazione, che ha fatto affondare le Borse venerdì, ieri è stato il Covid in Cina a mettere paura agli operatori. L’allargamento dei contagi nel Paese asiatico ha fatto crollare i listini cinesi tra il 5% e il 6% nella prima seduta della settimana.

I timori che nuovi blocchi in Cina, a causa della variante Omicron, possano incidere negativamente sull’economia, hanno fatto calare anche il prezzo del petrolio. Al momento della chiusura dei mercati in Europa, il prezzo del grigio e del Brent erano in calo di oltre il 5%. Il prezzo del petrolio americano WTI a fine seduta era tornato sotto quota 100 dollari.

I 3 fattori che mettono paura alle Borse potrebbero innescare un nuovo crollo a Piazza Affari?

Finora i mercati europei hanno mostrato una certa capacità di resistenza, ma questa resilienza sembra ogni seduta sempre più debole. Ieri le Borse europee hanno chiuso con ribassi tra l’1,5% e il 2%. La Borsa di Milano ha ceduto l’1,5% trascinata al ribasso dai titoli legati al petrolio e all’energia. Tenaris ha perduto quasi il 7% mentre Saipem è calata del 6,4%. Anche ENI è andata molto male chiudendo con un ribasso di quasi il 5%.

I 3 fattori che mettono paura alle Borse stanno complicando la situazione anche sul nostro listino. Ieri il Ftse Mib ha chiuso sotto quota 24.000 punti ed ha toccato un minimo a 23.733 punti. L’uscita al ribasso dalla figura del rettangolo che ingabbiava i prezzi da due settimane, non è di buon auspicio. Se oggi prezzi non rimbalzano e non chiudono sopra i 24.200 punti, per Piazza Affari potrebbe iniziare una nuova fase ribassista.

Il ritorno dei prezzi sopra 24.200 punti potrebbe spingere l’indice Ftse Mib fino a 24.261 punti. Infatti a questo livello i prezzi potrebbero chiudere il gap aperto nella seduta di ieri. Ma per un ritorno verso una fase rialzista occorre che l’indice torni rapidamente sopra 25.000 punti.
Invece se i prezzi scendessero sotto il minimo segnato nella seduta di ieri potrebbero calare fino a 23.595 punti. A questo livello l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) chiuderebbe un gap aperto nella seduta del 16 marzo. Tuttavia non è detto che la discesa possa fermarsi qui. I prezzi potrebbero continuare a scendere ed arrivare in area 22.800/23.000 punti.

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