I 3 costi nascosti della telefonia mobile

Il settore della telefonia mondiale è sottovalutato di almeno il 50%

Sono pochi i consumatori che conoscono gli effettivi costi dell’abbonamento di telefonia mobile per cui analizziamone almeno 3 di quelli nascosti. Parliamo di costi nascosti perché accade sempre più spesso che l’utente ignori completamente l’esistenza di spese aggiuntive. In un precedente articolo “Come chiedere i rimborsi in bolletta Vodafone” abbiamo fornito indicazioni ai lettori che hanno pagato 13 mensilità piuttosto che 12.

Guidiamo adesso il lettore nella giungla delle spese che spesso si sostengono ogni mese senza averne coscienza. Gli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento con una compagnia telefonica dovrebbero conoscere i 3 costi nascosti della telefonia mobile. Ciò perché il consumatore consapevole dell’addebito di altre spese può richiedere la disattivazione di alcuni servizi che non gli sono utili.

I 3 costi nascosti della telefonia mobile

Chi sottoscrive un abbonamento raramente legge con la dovuta attenzione i termini e le condizioni del contratto. Complice anche il carattere della scrittura dei fogli informativi che è talmente piccolo da scoraggiare anche il lettore più abile. Le informazioni carenti di cui il consumatore dispone pesano in termini economici sui costi dell’abbonamento.

Il primo costo di cui si ignora spesso l’esistenza è quello relativo alla segreteria telefonica. Quando si ascolta il messaggio che qualcuno ha lasciato in segreteria potrebbe scattare l’addebito di qualche centesimo che alla lunga incide sulla spesa mensile.

La seconda spesa nascosta che il consumatore deve affrontare riguarda l’aumento dell’abbonamento allo scadere della promozione. Spesso l’utente si lascia sedurre dagli straordinari vantaggi di un’offerta che il gestore telefonico promuove in quel momento. Allo scadere della promozione che di solito cade dopo un anno, l’utente si ritrova a sostenere costi raddoppiati che ovviamente azzerano i vantaggi precedenti.

Ci riferiamo, in particolare, a ciò che le compagnie telefoniche definiscono in termini di “rimodulazioni”.

E designa la libertà che i gestori telefoni hanno di aumentare le tariffe mensili rispetto a quelle offerte in promozione. Il diritto all’incremento dei prezzi è contemplato nell’articolo 70, comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

Il terzo costo nascosto in cui potreste imbattervi deriva da ulteriori servizi che le compagnie telefoniche mettono a disposizione degli abbonati. Si tratta di servizi   a pagamento come ad esempio “Ti ho cercato”, “Chiamami” o anche “ChiamaOra” la cui attivazione è automatica.

Questi servizi si possano disattivare contattando degli operatori al numero verde o sul portale del gestore, ma comunque sottraggono soldi e tempo. A tutela del consumatore interviene fortunatamente l’articolo 57 del Codice del Consumo in cui si legge che “è vietata la fornitura di beni o servizi di comunicazione elettronica, anche solo supplementari rispetto ad un contratto già in esecuzione, in mancanza della loro previa ordinazione da parte dell’utente”.