Non è affatto raro che un titolo azionario venga dimenticato dagli investitori. Ma dopo un guadagno del 260% nel 2019 è necessario assolutamente cercare di approfondire e comprenderne le potenzialità.
L’azienda che ha ottenuto performance così elevate quest’anno ha un certo sapore di nostalgia, nel senso positivo del termine. Legata a quei ricordi dell’infanzia, in cui bussavano alla porta amiche di famiglia che cercavano di vendere prodotti di bellezza alle nostre mamme, invitandole poi ad entrare nel circuito.
Stiamo parlando della famosissima Avon Products (NYSE:AVP), un’azienda di vendita diretta e marketing multilivello attiva da più di 130 anni nel settore cosmetico. Nacque dall’idea di un venditore porta a porta di Bibbie nella New York di fine ‘800, che regalava alle donne un suo profumo per incrementare le vendite. Insomma una di quelle classiche storie americane.
Leader indiscusso della vendita diretta e multilevel
Nel tempo l’azienda ha macinato fatturati enormi, coinvolgendo sempre più persone ed affiliati con una presenza in oltre 150 paesi. Le presentatrici Avon sono circa 6 milioni in tutto il mondo e sembra che il multilevel a riguardo sia ancora in voga.
Il titolo azionario Avon Products e l’andamento in Borsa
Ma i tempi cambiano e anche le performance dei titoli possono subire enormi variazioni nel tempo, sia in positivo che in negativo. Il grafico del titolo a riguardo è abbastanza emblematico.
Dal 1990 al 2004 Avon ha guadagnato qualcosa come il 2200%, arrivando al suo record storico di 46.05$. Dopo di allora però il trend ribassista lo ha accompagnato fino alla fine del 2018.
Il guadagno del 260% nel 2019 pone le basi per rialzi anche nel 2020?
Quello che è successo nel 2019 è davvero incredibile e performance del genere si vedono raramente. Da circa 1.56$ di gennaio è arrivato all’attuale quotazione di 5.64, chiusura del 20 dicembre.
Per concludere potremmo augurarci che il fascino evergreen di Avon e un nuova strategia denominata “Open Up Avon“, potranno riportare l’azienda ai vecchi fasti, grazie anche a nuove politiche aziendali nella vendita diretta e all’aiuto dell’e-commerce.
