A meno che non si abbia la fortuna di vincere al superenalotto, ognuno di noi è costretto a lavorare per guadagnare. Ma c’è un modo per guadagnare senza lavorare.
Pianificazione degli investimenti
Se si vuole tentare di vivere di rendita, è necessario che siano i soldi a lavorare per noi. Il che punta a due strade: investire in ottica speculativa, oppure puntare ai dividendi. Nel primo caso si deve comunque lavorare dal momento che, soprattutto in un mercato volatile, le occasioni si presentano sempre nell’azionario, ma bisogna saperle cogliere e farle fruttare. Per chi invece non ha intenzione di muovere un dito, magari dopo una vita di lavoro, si può allora pensare ad un portafoglio orientato verso i dividendi.
Come organizzare un portafoglio da dividendi
I consigli per organizzare questo portafoglio restano sempre quelli di sempre. Il primo è rispettare la regola aurea della diversificazione. In tutto. Non solo nella tipologia di asset ma anche, e soprattutto, nella diversificazione geografica. Da quando, infatti, sono entrati in scena i dazi statunitensi contro le merci cinesi, gli equilibri internazionali sono stati destabilizzati, il che ha portato molti investitori a rivedere le proprie strategie. Ma diversificazione può, anzi deve, essere anche quella delle scadenze. Solitamente, da noi, i dividendi sono semestrali o annuali. Negli Usa, invece, la maggior parte sono trimestrali e qualcuno anche mensile. Ottima notizia al momento che, organizzando bene le carte, è possibile riuscire a ricevere entrate extra tutti i mesi.
L’asso nella manica
La diversificazione, però, è anche una sorta di protezione contro gli imprevisti. E non solo quelli della vita di tutti i giorni rappresentati, ad esempio, da una spesa inattesa. Infatti offre vantaggi anche in un altro caso: per quanto sicuri ed affidabili, per quanto “aristocratici” e sostenibili, le cedole del dividendo non sono un pagamento sicuro. In ogni momento possono essere diminuiti, se non addirittura, nel peggiore dei casi, anche tagliati. Statisticamente può succedere.
Il pericolo
Così come, statisticamente, sarà sempre impossibile che tutti vengano tagliati in un colpo solo. Ecco allora che la diversificazione può aiutarci: magari con un dividendo di un’utility che ci tiene a galla quando, ad esempio, una cedola di un titolo bancario viene meno. Il ragionamento, infatti, è perfettamente speculare: quando i mercati sono in difficoltà, e il Ftse Mib ne sa qualcosa visto che il settore finanziario è una colonna portante di Piazza Affari, ci si rifugia sulle utility. Tutto torna.