Contenuto redatto da XTB online trading
Sommario:
- Le scorte degli Stati Uniti fanno buoni guadagni lunedì, dato che le tensioni commerciali sono stateallentate
- Successivi commenti divergenti in merito a una tregua tra Stati Uniti e Cina
- I prezzi della soia sono saliti allo stesso modo dopo l’annuncio commerciale tra Cina e Stati Uniti
Gli scambi asiatici sono passati abbastanza tranquilli e, di conseguenza, gli indici più importanti si sono mossi appena fino a quel momento. Tra i principali ribassi abbiamo il mercato azionario australiano (AUS200 su xStation5) che dovrebbe chiudere di quasi lo 0,8% in meno, mentre il cinese Shanghai Composite sta scivolando dello 0,5% in meno prima della chiusura. Guardando altrove, si può notare calma mentre il giapponese NIKKEI (JAP225) è pronto a terminare la giornata con una perdita dello 0,1% mentre l’indice offshore cinese Hang Seng (CHNComp) rimane fermo. Guardando indietro a quello che è successo a Wall Street ieri, è necessario individuare il Dow Jones che è balzato all’1,2%. Il più vecchio indice degli Stati Uniti è stato sostenuto da un aumento vicino al 2% delle azioni General Electric (GE.US) in quanto la società ha accettato una fusione di $ 11,1 miliardi della sua unità di trasporto con Wabtec, un produttore di attrezzature ferroviarie. Insieme a GE non si può escludere che Boeing (BA.US) stia sostenendo una tregua tra Stati Uniti e Cina, che è particolarmente importante per l’impresa poiché esporta in Cina buona parte dei suoi beni. Anche altri indici statunitensi sono aumentati, ma i guadagni non sono stati così impressionanti. SP500 (US500) ha aggiunto lo 0,75% mentre il NASDAQ (US100) è salito dello 0,5%. Ultimo ma non meno importante, il Russell 2000, l’indice statunitense composto da società a piccola capitalizzazione, che è riuscito a raggiungere il suo picco record per una quarta seduta consecutiva e ha chiuso lo 0,7% in più.
Sembra che la US30 potrebbe essere già predisposto per un aumento prolungato in modo simile ai suoi pari negli Stati Uniti. Gli acquirenti tecnicamente in grado di guidare il prezzo anche verso 25800 punti, mentre il supporto cruciale potrebbe essere localizzato nelle vicinanze 24500 punti. Fonte: xStation5
Nelle scorse ore abbiamo ricevuto diversi commenti piuttosto diversi riguardo a una tregua annunciata domenica tra gli Stati Uniti e la Cina per quanto riguarda il commercio. Mentre alcuni esperti sostengono che una tregua non potrebbe durare troppo a lungo in quanto non risolve le differenze fondamentali sul commercio e su altre questioni economiche, altri ritengono che potrebbe essere un piccolo passo verso la giusta direzione e verso la risoluzione delle frizioni commerciali una volta per tutte. Il presidente Donald Trump ha elogiato l’atteggiamento cinese tweettando il lunedì “La Cina ha accettato di acquistare enormi quantità di prodotti agricoli – sarebbe una delle cose migliori che potrà succedere ai nostri agricoltori in molti anni!” e che “Sulla Cina, le barriere e le tariffe scenderanno per la prima volta”. Tra le materie prime la soia è quella che ha beneficiato sostanzialmente dell’accordo commerciale, e la mossa potrebbe essere ancora più accelerata a causa delle rivelazioni della Reuters che ci hanno offerto durante la notte che l’accordo USA-Cina includerà un impegno a rimuovere le tariffe sui prodotti agricoli statunitensi.
La soia è balzata in maniera apprezzabile lunedì, quando le frizioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono attenuate. Il prezzo ha rimbalzato sul suo supporto e si è riportato al canale rialzista. Si noti che gli acquirenti di soia che utilizzano una strategia di acquisto e mantenimento potrebbero sfruttare la retrocessione rispetto al grano e al mais. Fonte: xStation5
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