Intervista a Gian Piero Turletti
ALLORA SIAMO AL GREXIT?
COME FINIRA’ CON LA GRECIA?
Questo pare un esito molto probabile, stante la situazione di stallo internazionale, ma anche la situazione specifica della Germania.
Non dimentichiamoci che proprio in questo periodo si stanno tenendo importanti appuntamenti elettorali tedeschi, che potrebbero offrire il fianco a partiti antieuro, una vittoria dei quali potrebbe arrivare anche, secondo taluni, ad incrinare i rapporti politici legati alla cosiddetta groko, cioè grosse koalition tra democristiani e socialdemocratici al governo.
E’ quindi evidente che un risultato antieuro in Germania potrebbe costituire un campanello elettorale d’allarme per coloro che vogliano concedere troppo alla Grecia.
In altri termini, sarebbe l’espressione di quell’elettorato che dice: attenzione, non vogliamo che i nostri soldi, tramite fondi europei, arrivino alla Grecia, che non è stata affatto virtuosa nella gestione delle finanze pubbliche.
PARTENDO DA TALE SITUAZIONE ED ANALIZZANDO QUELLA GRECA, QUALI PROSPETTIVE EMERGONO, QUINDI?
Mi pare abbastanza evidente che non vi sia una tendenza ad accogliere ipotesi di ristrutturazione e quant’altro, anche per i motivi sopra evidenziati.
Al tempo stesso occorre considerare la situazione delle finanze greche.
Senza entrare in tecnicismi, possiamo dire che a breve la liquidità residua verrà meno, nell’attuale situazione, e non ci saranno quindi soldi né per il pensionato, né per il dipendente pubblico.
A questo punto, necessariamente, non potrà che attivarsi uno dei due scenari da tempo già da me indicati.
A COSA SI RIFERISCE?
Due sono gli scenari più probabili, il primo compatibile con la permanenza nell’eurozona, il secondo compatibile con la permanenza nell’UE, ma non nell’eurozona.
Occorre infatti ricordare che la partecipazione all’UE non comporta necessariamente far parte dell’eurozona, tanto che, ad esempio, la Gran Bretagna, pur parte dell’UE, non adotta l’euro.
Per questo l’eventuale Grexit, come si usa definirla, non significa necessariamente uscita dall’UE, ma dall’eurozona.
Ma procediamo con ordine.
Il primo scenario è quello più idoneo a destabilizzare le alleanze internazionali, ed anche per questo motivo anche gli USA sono molto attenti a cosa sta succedendo.
Sintetizzando, possiamo dire che la Grecia potrebbe anche permanere nell’eurozona, con soldi prestati dai russi, anche a fronte di euro acquistati sui mercati, e potrebbe non più dipendere dalle decisioni europee.
Ovviamente questo scenario rischia di spaccare in primis la Nato, prima ancora dell’UE e dell’eurozona.
Nel secondo scenario, praticamente la Grecia violerebbe il trattato dell’eurozona, o ne uscirebbe, riprendendo a stampare dracme, per poi eventualmente acquistare euro sui mercati valutari.
Credo che, necessariamente, uno dei due scenari dovrà andare in porto, se non si giunge ad un accordo in sede europea, proprio perché ormai la liquidità sta per terminare.
MA I MERCATI AZIONARI COME SONO MESSI?
Come già evidenziato in precedenti interventi, anche a fronte del supporto fornito dalle mani forti del QE, nonostante alcuni capovolgimenti di breve o brevissimo termine, i mercati sono rimasti all’interno dei limiti del trend multidays di breve e medio termine.
Considerando la situazione tecnica sino alla chiusura di ieri, giovedì 12 febbraio, possiamo dire quanto segue, applicando il metodo Magic box:
FTSE MIB: l’indice ha praticamente trovato un livello di resistenza statica in coincidenza con il primo target rialzista previsto a 21040 per/entro il 18 febbraio.
Target quindi centrato sia in tempo che in prezzo.
Il trend permane quindi rialzista a conferma delle seguenti proiezioni:
possibile secondo target rialzista a 22040 entro il 18 febbraio, mentre, con riferimento al medio termine, obiettivo in area 22790 e con possibile overshooting rialzista sino a 24040 per/entro il 30 aprile.
DAX: l’indice ha praticamente centrato il secondo obiettivo previsto per/entro il 10 febbraio, ripiegando dopo averlo raggiunto.
La prospettiva è quindi rialzista con obiettivo di medio termine in area 11438 e possibile overshooting sino in area 11788 per/entro il 16 aprile.
EUROSTOXX: trend di breve e medio tuttora rialzisti, con target di breve in area 3460 e possibile overshooting a 3552 per/entro il 19 febbraio.
Nel medio termine proiezione in area 3758 con possibile overshooting sino a 3830 per/entro il 21 maggio.
S & P 500: come previsto, è stata finalmente superata la resistenza a 2064, rottura che consente una proiezione di breve in area 2148 con possibile overshooting a 2193 per/entro il 5 marzo.
Nel medio termine, obiettivo in area 2335, con possibile overshooting a 2416 per/entro il 27 luglio 2015.