Grecia: niente panico sui mercati!

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La situazione in Grecia è precipitata dopo l’interruzione dei negoziati lo scorso sabato preceduta dall’annuncio, il venerdì sera, di un referendum sulle proposte dei creditori. Proposte che alla data del referendum non saranno più valide visto che il programma di aiuti scade il 30 Giugno e con esso il termine per il pagamento di 1.6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale. La Grecia è sull’orlo del baratro e da oggi la Banca Centrale Ellenica ha imposto la chiusura delle banche e il controllo di capitali limitando i prelievi di contante a 60 euro al giorno. In Europa la situazione è piuttosto caotica con le borse tutte in territorio negativo e la moneta unica che apre in gap down: tuttavia, considerata la posta in gioco, i mercati non sembrano particolarmente pessimisti e il rimbalzo delle prime battute di contrattazioni sembrano accompagnare l’impegno della Banca Centrale Europea a mantenere la stabilità dell’euro e dell’eurozona.



 

Market Movers

Alle 9:00 il dato preliminare sull’inflazione spagnola ha sorpreso al rialzo con 0.1% rispetto al precedente a -0.2%.

Alle 14:00 in Germania il dato sulla variazione mensile dell’inflazione è atteso stabile a 0.1%.

Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sulle vendite in corso di case è atteso a 1.2% dal 3.4% precedente.

 

EURUSD

La moneta unica apre la settimana in ribasso dailivelli di settimana scorsa in area 1.0950 salvo poi riprendersi e tornare in apertura dei mercati europei in area 1.1070 dove scambia in queste prime battute di contrattazioni. Il drammatico epilogo della situazione greca, tuttavia, non sembra spaventare eccessivamente i mercati valutari che rimagono su livelli tutto sommato poco inferiori a quelli visti durante l’ultimo mese. Inoltre i dati sull’inflazione spagnola e l’attesa per gli altri dati macro della settimana potrebbero spingere nuovamente al rialzo l’euro, anche se la crisi greca continua a pesare.

 

GBPUSD

La sterlina inglese approfitta della crisi della moneta unica mantenendosi in area 1.5680 nel rapporto con il biglietto verde. Il gap dai livelli di chiusura di venerdì è molto limitato e prosegue il percorso laterale anche in apertura di settimana. Attualmente gli scambi sono concentrati a cavallo del livello di 1.57 in attesa dei dati statunitensi del pomeriggio e ovviamente delle dichiarazioni che verranno rese in Europa sulla tematica greca.

 

USDJPY

Anche lo yen approfitta del suo status di valuta rifugio aprendo la settimana in forte rialzo e raggiungendo nelle prime ore di contrattazioni in Asia quota 122.10, salvo poi ritracciare verso 122.90 dove scambia in apertura dei mercati europei. Pesano sullo yen anche i problemi cinesi dove il trambusto sull’azionario ha limitato il recupero dello yen.

Emanuele Rigo
Ava Trade