Grecia fra referendum e default

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Schauble: il falco che diventa colomba, o si maschera da tale è la quintessenza del pasticcio istituzionale a cui la crisi greca sta esponendo l’intera Unione Europea. Se poi si unisce il fatto che il ruolo della tradizionale colomba era interpretato da Angela Merkle, la frittata è fatta.
Dopo mesi di negoziazioni e tentativi in extremis di raggiungere un accordo ieri, la cancelliera si è tolta i tradizionali panni concilianti e ha chiuso le porte ad una soluzione d’emergenza andando a leggere il bluff di Tsipras sul referendum di domenica.



In sostanza sarà la Grecia a decidere il destino della Grecia. Angela Merkel, regista negli ultimi anni di diversi cambiamenti di vertice e governi di unità nazionale per mantenere la stabilità politica nella zona euro, ha capito che in situazioni particolarmente ideologizzate come quella greca, è meglio che il popolo e il governo non abbiano alibi.
Tutto questo mentre le istituzioni lavorano giorno e notte a piani contingenti per il dopo referendum greco.

Market Movers
Alle 9:45 in Italia il dato PMI manifatturiero è atteso in rallentamento a 54.4 dal 54.8 della rilevazione precedente. Il dato francese alle 9:50 è atteso stabile a 50.5 così come quello tedesco alle 9:55 atteso a 52.5.
Alle 10:00 il dato PMI manifatturiero aggregato dell’eurozona è atteso stabile a 52.5.
Alle 10:30 lo stesso dato nel Regno Unito dovrebbe mostrare un miglioramento a 52.5 dal 52.0 del dato precedente.
Alle 14:15 negli Stati Uniti il dato ADP sui nuovi occupati non agricoli è atteso a 218 mila unità dalle 201 mila del dato precedente. Alle 16:00 il dato ISM manifatturiero dovrebbe mostrare un miglioramento a 53.1 dal 52.8.

EURUSD
La moneta unica paga lo scotto di una situazione politica europea non facile e fronteggia la possibilità di uno strappo di Atene. Il cambio, dopo aver subito una forte escursione di volatilità nelle sessioni di inizio settimana si attesta in apertura dei mercati europei in area 1.11, scendendo dai massimi a 1.1280 e aprendo la strada ad una giornata di ulteriore volatilità legata ai molti dati macroeconomici in uscita nell’eurozona e sul mercato del lavoro a stelle e strisce.

GBPUSD
Il cable rimane alla finestra accasciandosi in un trend laterale a cavallo di 1.57 che prosegue da ormai dalla scorsa settimana. Il dato sul comparto manifatturiero atteso per oggi potrebbe offrire uno spunto al rialzo per la sterlina inglese che scambia in apertura dei mercati europei in area 1.5710, ma solo qualora il recupero fosse marcato. Rimane tuttavia l’incognita del dato ADP che nelle ultime sessioni ha contribuito a spingere il biglietto verde riequilibrando quindi un eventuale recupero della sterlina.

USDJPY
I dati dell’indice Tankan usciti nella notte hanno descritto una situazione del comparto industrial giapponese particolarmente positiva. Il cambio tuttavia non ha approfittato particolarmente delle opportunità di recupero anche per effetto dei forti rialzi dello yen della settimana mantenendosi in realtà in area 122.50. L’apertura dei mercati europei ha visto un aumento dei prezzi di USDJPY fino a quota 122.57 anche per effetto della performance dell’azionario del Sol Levante con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che chiude con un onorevole +0.46%.

Emanuele Rigo
Ava Trade