GRECIA E MERCATI
PRIMI TARGET E SETUP
Intervista a Gian Piero Turletti
Ideatore metodo Magic box in 7 passi
Prima dell’analisi tecnica, può approfondire taluni aspetti della sua precedente intervista, con particolar riferimento al referendum greco, ai suoi risvolti istituzionali e politici?
Ho trovato diverse conferme, in rete, intanto sull’illegittimità di tale referendum. Si sono espressi in tal senso diversi esperti di diritto costituzionale greco, anche se pare, al momento, confermato che si terrà.
Questo fatto ha precisi risvolti istituzionali e giuridici.
Una volta tenutosi, ed anche se vincesse il sì, chi o cosa garantirà che se ne tenga conto?
Anche gli stessi accordi internazionali, già in essere con i creditori internazionali, sono uno strumento giuridico, eppure la Grecia, tramite il proprio esecutivo, ha dichiarato di non volerli ottemperare.
Parimenti, anche il referendum non è altro che uno strumento giuridico, ed anche se vincesse il sì, nulla obbligherebbe al suo rispetto.
Intanto, perché come si disattendono strumenti giuridici internazionali, a maggior ragione possono essere disattesi esiti giuridici interni, ma non solo.
Temo proprio che un domani qualcuno possa svegliarsi, e dire: “ma quel referendum non poteva tenersi, era illegittimo, e quindi il risultato è nullo, privo di effetti giuridici”.
Non ne sarei affatto sorpreso.
Una volta di più, quindi, mi pare evidente come il referendum abbia per oggetto essenzialmente la sopravvivenza dell’attuale esecutivo, e non l’esito definitivo della questione greca.
Se vincesse il sì, questo equivarrebbe ad un no a Tsipras, a Varoufakis ed all’attuale maggioranza.
Sarebbe scontato andare alle elezioni e prevedere, in tal caso, un governo Samaras, una vittoria del centro desta e di Nea Democratia.
Ma anche una permanenza nell’eurozona e nuovi negoziati con le autorità europee.
Cosa sperano di ottenere, quindi, Tispras e Varoufakis, da quel referendum, visti peraltro i sondaggi che danno per vincente con larga maggioranza il sì?
Credo sia ormai sotto gli occhi di tutti la gestione dilettantistica della leadership greca.
Sanno benissimo di essersi cacciati in un cul de sac, e praticamente si comportano come Ponzio Pilato.
Praticamente se ne lavano le mani, ricorrendo all’elettorato, così da trarsi d’impaccio dalla situazione in cui si sono cacciati.
Ma non esiste proprio modo di trovare una soluzione?
Guardi, sono molto contento di questa domanda, perché proprio in questi giorni diversi economisti stanno sostenendo le cose che io vado dicendo da anni.
Praticamente, si ipotizza l’uso di crediti cosiddetti fiscali, in sostanza una moneta alternativa, che porterebbe ad una doppia circolazione monetaria.
E convertibile in euro.
Con questa seconda moneta si dovrebbe creare una base monetaria aggiuntiva, che il governo potrebbe creare dandola ad esempio alle imprese che creano lavoro, e via dicendo.
Solo che, invece di essere data sotto forma di beneficio fiscale, sarebbe direttamente convertibile in moneta avente corso legale.
Di qui potrebbe generarsi quella base monetaria che manca, attualmente, per sostenere determinati impegni.
Ma poi il passo per avere una forma di piena sovranità monetaria sarebbe breve.
Come il governo potrebbe decidere di dare un certo quantitativo di crediti convertibili a determinati soggetti economici, ad esempio le imprese che creino lavoro, potrebbe decidere di dotare se stesso dei medesimi, in pratica un escamotage per creare denaro, senza peraltro correlata emissione di titoli di stato.
Veniamo ai mercati: con Magic box erano stati centrati i precedenti target ribassisti in prezzo e tempo.
Ora cosa si prevede?
E’ possibile la formazione di testa e spalla ribassisti di una certa dimensione, ma al momento rimane solo un’ipotesi.
Considerando, invece, quanto verificatosi sinora, sui mercati europei è già stato raggiunto un target ribassista di breve, ma il ribasso potrebbe proseguire verso un secondo target.
Invece sul versante americano non è stato ancora raggiunto il primo target ribassista.
In particolare:
Dax: nella seduta di oggi solo una confermata rottura di 11450 riporterebbe il sereno.
Al momento è stato raggiunto un primo target posto a 11066.
Possibile un secondo obiettivo in area 10790 con primo setup per/entro il 6 luglio.
Ftse mib: le quotazioni sono andate molto vicine al primo target previsto a 22546.
Possibile un secondo target ribassista a 21870 con primo setup per/entro il 6 luglio. Rialzo, nella seduta odierna, solo in caso di confermata rottura di 23576.
Eurostoxx: raggiunto e superato il primo target a 3489.
Secondo target a 3408 con primo setup per/entro il 6 luglio.
S & P 500: primo target a 2015 con primo setup per/entro il 20 luglio.
Secondo target a 1958 con primo setup per/entro il 20 luglio.
Nella seduta di oggi rialzo solo in caso di confermata rottura di 2110.