La Gran Bretagna appesantita dalla BREXIT in corso doppia la Francia come risultato sul PIL trimestrale.
Vediamo i dati britannici di giornata:
Tabella dati macroeconomici
Investimenti delle aziende (Trimestrale) (3° trim.) | -1,1% | -1,2% | -1,2% | ||||
Investimenti delle aziende (Annuale) (3° trim.) | -1,8% | -1,9% | -1,9% | ||||
Partite correnti (3° trim.) | -26,5B | -21,7B | -20,0B | ||||
PIL (Trimestrale) (3° trim.) | 0,6% | 0,60% | 0,6% | ||||
PIL (Annuale) (3° trim.) | 1,5% | 1,50% | 1,5% | ||||
Prestiti netti al settore pubblico (Nov) | 6,35B | 7,05B | 5,57B |
Tutti i dati di giornata meglio o in linea con il consensus degli analisti tranne le partite correnti. Dato che potrebbe pesare sulla sterlina ma difficilmente inciderà sull’equity e i Gilt britannici.
PIL relativamente forte
Il dato sul PIL a +1.5% perfettamente in linea con le aspettative è da considerarsi relativamente buono.
Paragonato agli USA è certamente numero insufficiente , rapportato invece ai PIL degli ex partners UE è viceversa dato molto incoraggiante.
In particolare fa sensazione il raffronto col dato trimestrale della Francia, anche uscito oggi.
Ebbene il più 0,6% del PIL britannico è esattamente il doppio del dato francese.
Se pensiamo che solo qualche mese fa la Francia era in vantaggio sulla Gran Bretagna c’è da farsi una seria riflessione…
Nonostante la BREXIT
Questi dati certamente non sfuggiranno certamente agli oppositori del governo francese già di pe sé molto agitati di questi tempi.
A prescindere dalla protesta dei gilet gialli Macron dovrebbe ricordarsi che per un certo periodo i sondaggi davano la separatista e nazionalista Le Pen in piena corsa per l’Eliseo.
Questo raffronto con il PIL britannico che nonostante la BREXIT cresce a velocità doppia di quello francese darà nuovo vigore alle istanze nazionaliste di quella parte di Francia stanca di fare da vassallo alla Germania.
Il 3% di debito PIL ultima carta per Macron
La Francia è gravata da un minore debito pubblico rispetto all’Italia.
Questo dato , che ha radici nei decenni precedenti, ha consentito a Macron, a differenza di quanto concesso all’Italia, di ottenere per il 2019 di elevare il debito pubblico fino al limite del 3% rispetto al PIL.
Ora il Presidente francese ha in mano l’ultima carta per rilanciare l ‘economia della Francia e con essa la sua leadership. Il 3% del PIL sono tanti soldi, in Italia si potrebbero ribaltare e risolvere un sacco di cose…
Staremo a vedere se a Parigi avranno le idee chiare e riporteranno l’attenzione e con successo su quella maggioranza di popolazione che ha tolto, se definitivamente si vedrà, ogni appoggio al proprio giovane Presidente.
Approfondimento