Governo&Mercati di Gian Piero Turletti

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SI E’ DA POCO INSEDIATO ILNUOVO GOVERNO.

UN ELEMENTO CATALIZZATORE DI NUOVI RIALZI?

 

Nel caso di tenuta, direi di si, ma ovviamente, proprio in quanto esecutivo che si è formato in circostanze eccezionali, va detto che ci sono diverse difficoltà all’orizzonte, a partire dai problemi dell’IMU e della riduzione fiscale.

 

A SUO AVVISO, SCOGLI INSORMONTABILI?

No, volendo si possono reperire risorse finanziarie anche per centinaia di miliardi, pur di affrontare taluni nodi.

 

A COSA SI RIFERISCE?

Al fatto, intanto, che la spending review voluta da Monti ha consentito di individuare sacche di possibile riduzione dei costi, cioè di poter avere le stesse forniture di prima, ma a costi ridotti.

Inoltre non vanno dimenticati né i progetti in tema di dismissioni di società ed immobili, o di riserve aurifere, né la possibilità di intervenire su altri fronti, a partire dai giochi e dalla possibilità di accordo con la svizzera per un recupero di capitali esportati.

 

MA VENIAMO AI MERCATI:

A SUO AVVISO LA CORDA DEL BUND E’ GIUNTA AL CAPOLINEA?

Questo non si può ancora dire, in quanto un trend in corso è tale, finchè non ne viene confermata l’inversione.

Come ho indicato in un’analisi pubblicata sul blog riservato, bisogna considerare determinati livelli di supporto che, finchè non vengono rotti al ribasso, confermano un trend ancora in crescita.

Sotto il profilo dei setup temporali, certo, dobbiamo riconoscere che esiste quanto meno un alert, cioè una possibilità che ci troviamo in area di massimo, ma le proiezioni vanno poi sempre confermate da ben precisi segnali.

 

E QUESTA IMPOSTAZIONE DEL BUND COSA STA A SIGNIFiCARE?

A mio parere, come l’oro tradizionalmente ha sempre rappresentato un bene rifugio soprattutto in tempi di inflazione, ora credo sia da tempo evidente che il bund rappresenta per molti un bene rifugio contro il rischio sistemico rappresentato dalla possibilità di default o dalle incertezze dei mercati.

Non a caso in Europa anche il Dax è anche tra gli indici ad aver avuto maggior forza, e quindi la realtà tedesca viene ancora privilegiata nelle scelte di investimento, in quanto considerata più sicura.

Ma questo va considerato anche in ottica di intermarket analisys.

 

A COSA SI RIFERISCE?

Al fatto che, tradizionalmente, il bund è anticorrelato rispetto all’azionario.

Se uno scende, di solito, l’altro cala, e viceversa.

Tuttavia non va talora esclusa la possibilità che questa anticorrelazione venga meno e che sia azionario che bund abbiano lo stesso andamento.

 

A SUO AVVISO, QUALI SONO ALCUNE SITUAZIONI TECNICHE DEI MERCATI PARTICOLARMENTE INTERESSANTI?

Intanto, proprio con riferimento al mercato tedesco, proprio l’indice Dax.

Come si può notare da un grafico di lungo termine, in prossimità degli attuali livelli in passato si era formato un triplo massimo, da cui sono partiti mercati orso durati alcuni anni.

Ora tuttavia la posizione ciclica rialzista del mercato è impostata al rialzo, il che rende probabile una rottura di tale resistenza statica e la prosecuzione vero nuovi massii.

Per altro verso, mi pare interessante la posizione di medio/lungo termine al ribasso dell’oro, ribasso che ha le sue precise motivazioni, che ho illustrato in altra intervista.

 

E RIMANENDO SULL’AZIONARIO, CI PUO’ INDICARE ALTRE ANALISI CHE L’hANNO PARTICOLARMENTE INTERESSATA?

Proprio in questi giorni, mi sono dedicato, tramite un formidabile strumento di proiezionidiborsa, quale è running bisector, uno dei migliori strumenti proiettivi a livello mondiale, all’analisi dell’indice britannico Ftse 100, che pare destinato a continuare la corsa intrapresa anni fa.

 

A SUO AVVISO, ANCHE A FRONTE DELLE DIFFICOLTA’  E DELLE INCERTEZZE DEL MOMENTO, CONTA DI PIU L’ANALISI TECNICA O LE PROSPETTIVE MACROECONOMICHE E POLITICHE?

In realtà, si tratta di diverse facce della stessa medaglia.

I prezzi di mercato scontano le aspettative inerenti soprattutto a situazione politica e macroeconomia, e quindi l’analisi tecnica rimane fondamentale per capire la futura evoluzione dei prezzi.

 

E PROPRIO SOTTO QUESTO PROFILO, UNA DOMANDA COMPLESSIVA SUI MERCATI.

A SUO AVVISO, QUAL’E’ L’IMPOSTAZIONE DI FONDO DEI MERCATI AZIONARI?

In ottica di lungo termine, direi che tutti i principali mercati azionari occidentali sono impostati al rialzo, anche se talora periodi più o meno lunghi di ritracciamento possono fare pensare al contrario.

In questo contesto, va poi detto che alcuni indici, come il nostro, hanno dato luogo ad una lateralizzazione dei corsi, che rende più difficile la vita al trader, e che talora lascia maggiori incertezze a livello di analisi, ma osservando attentamente i grafici, nonché usando alcuni sofisticati strumenti di analisi, quali il running bisecotor, ci si accorge, con ben pochi margini di dubbio, che anche sul nostro mercato il trend di fondo rimane rialzista.

 

INFINE,UNA DOMANDA SULLO SCENARIO INTERNAZIONALE.

SINO A POCO TEMPO FA TENEVA BANCO, SUI PRINCIPALI MEDIA, LA PAVENTATA IPOTESI DI GUERRA CON LA COREA DEL NORD, NEWS CHE AVUTO ANCHE QUALCHE RIFLESSO  SUI MERCATO. ORA NON SE NE PARLA PIU’.

COME LO SPIEGA?

Qualcuno ricorderà come in precedenti interviste avevo sottolineato di ritenere infondata tale ipotesi.

Si trattava più che altro, a mio avviso,di propaganda finalizzata a rafforzare, per un verso, la posizione interna del leder della Corea del nord e, per altro verso, ad ottenere migliori condizioni nella negoziazione tra Corea del nord e gli altri paesi convolti nei negoziati internazionali.

Non  a caso, non è poi successo nulla, né la Corea del nord ha ritenuto di proseguire  con le sue provocazioni.

 

LEI E’ UNO DEI POCHI ANALISTI AD AVERLA PENSATA COSI’.

SULLA BASE DI QUALI ELEMENTI HA FONDATO LA SUA OPINIONE?

Vede, io ritengo che si debba sempre guardare alla realtà, politica, economica, o in altri ambiti, al di là delle apparenze, con strumenti di  comprensione della realtà stessa,  che ci consentano di superare la pura apparenza di fatti e circostanze.

In questo senso, potremmo dire che analisi politologica, analisi finanziara, e così altri tipi di analisi, seguono anche una filosofia di fondo.

Un filosofo tedesco, Schopenauer, amava parlare del velo di Maya che si cala sulla realtà, per celare il vero aspetto delle cose.

Questo spesso succede in vari ambiti, dalla finanza all’economia, alla politica, alle relazioni internazionali.

Proprio per questo, l’analista deve dotarsi  di quella conoscenza ed esperienza, che gli consentano di guardare al di là della pura apparenza, per cogliere invece l’aspetto essenziale delle cose.

Del resto, questo viene confermato anche dalla realtà dei mercati.

Spesso gli investitori non professionisti si trovano dalla parte sbagliata del mercato, e questo significa che hanno guardato più all’apparenza che alla realtà.

A differenza di quegli analisi che hanno compreso che le cose stavano diversamente.