Governo M5s e Lega? Politica italiana e finanza: cambia lo scenario?

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Ultime ore convulse, quelle che riguardano la formazione del nuovo governo. Quando ormai sembrava che i giochi fossero fatti, con la prospettiva di un governo tecnico e di elezioni ravvicinate, la mossa serale di Berlusconi pare aver rimescolato le carte e, come in un gioco che non lesina sorprese, tutto pare ricomporsi nuovamente.

Quali prospettive si aprono ora?

Per un verso non può non venire in mente l’ormai fatidico mai dire mai, che sempre aleggia sulla scena politica italiana.

E forse è possibile anche un richiamo al detto latino nomen omen, pensando all’assonanza tra il detto sopra citato e il cognome del capo politico dei 5 stelle, Di Maio.

Ma, a parte alcune battute, possiamo dire che il quadro complessivo si va complicando.

Non sono poche le questioni che ora prenderanno il sopravvento.

Intanto in ambito politico.

Ad esempio, con il rosatellum, tanto per citare una questione tecnica, sono stati eletti anche parlamentari, che sono espressione dell’intera coalizione di centrodestra.

Questi ultimi cosa voteranno, a favore o contro?

E Berlusconi, deciderà per un’astensione, anche per trarre d’impaccio proprio questi parlamentari?

A quanto pare in base alle ultime news Forza Italia e Fratelli d’Italia andranno all’opposizione, e questo provocherà, come dicevo, qualche problema per chi eletto grazie al voto di più partiti del centrodestra e per il futuro della coalizione.

Ma se pare, al momento, che un governo politico si farà, saranno soprattutto i problemi economici a tener banco.

Cosa ne sarà del reddito di cittadinanza, delle clausole di salvaguardia, della legislazione pensionistica?

Quali coperture avranno questi provvedimenti, ammesso che vadano in porto?

Nel momento in cui scrivo, considerando Ftse Mib e Btp, i mercati finanziari non stanno manifestando una grossa fiducia nella formula politica del possibile, nuovo esecutivo.

Forse, speravano maggiormente in un governo tecnico, anche perchè in grado di maggior sintonia con gli staff tecnici ed economici dei vari dicasteri, soprattutto del mef.

Oppure, chissà, saranno i fattori tecnici, evidenziati nel mio articolo di ieri, ad avere un certo peso.

Quel che è certo è che sarà molto interessante osservare come si penserà ad affrontare i vari temi sul tappeto e chi sarà nominato a capo del dicastero economico, che poi è quello che maggiormente interessa ai mercati.

 

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