Gonfiore, dolori alla pancia e cali di pressione potrebbero essere il campanello d’allarme che stiamo assumendo una quantità eccessiva di questo integratore

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Gli integratori alimentari sono molto apprezzati dagli italiani. Cambi di stagione o stanchezza dovuta alla stressante vita quotidiana sono fra i motivi più ricorrenti per l’acquisto degli integratori. È fortemente indicativo quanto emerso da un recente studio statistico IPSOS commissionato da un noto eshop di salute e benessere. Complice la pandemia e l’esigenza di rafforzare il proprio fisico, nel 2020 si è registrato un +28% nella spesa annua degli italiani per gli integratori.

Gonfiore, dolori alla pancia e cali di pressione potrebbero essere il campanello d’allarme che stiamo assumendo una quantità eccessiva di questo integratore

Secondo FEDERSALUS la categoria degli integratori alimentari muoverebbe un giro d’affari di 3,6 miliardi di euro (anno 2020). In effetti, vista la forte richiesta, l’offerta dei prodotti negli ultimi anni è aumentata a dismisura. Nel “Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari”, il Ministero della Salute mette in guarda anche dal sovradosaggio degli integratori rispetto a quanto riportato in etichetta. Inoltre il Ministero invita ad informare il medico curante dell’assunzione di integratori, soprattutto qualora ci debba prescrivere dei farmaci. Vediamo infatti quando degli integratori comunissimi possono diventare essi stessi fonte di disagio se assunti in quantità elevate. Per dosi quotidiane raccomandate non dobbiamo pensare solo al contenuto dell’integratore ma dobbiamo sommare anche quelle assunte con il cibo o con altre fonti.

Vediamo quindi perché e cosa potrebbe produrre spiacevoli dolori addominali e non solo.

Gli integratori energetici

Molti integratori donerebbero al corpo un supplemento di energia durante i cambi di stagione oppure durante periodi di forte impegno psicofisico. Fra le componenti più ricorrenti troviamo il Magnesio e il Potassio, la vitamina B12, la Creatina e l’Arginina.

L’Arginina, o meglio L-Arginina, è un amminoacido presente nelle proteine, come carni rosse, uova, pesce etc.

Sebbene non vi siano dimostrazioni scientifiche riconosciute per quanto riguarda i benefici prodotti dalla L-Arginina, quest’ultima viene utilizzata per molti scopi:

  • per sviluppare la massa muscolare e migliorare le performance sportive;
  • per contrastare la demenza senile;
  • ed ancora per contrastare l’infertilità maschile;
  • per accelerare la guarigione delle ferite;
  • per collaborare al miglioramento di patologie cardiovascolari o dell’ipertensione;
  • favorisce il funzionamento del sistema immunitario.

Queste sono solo alcuni dei casi in cui viene assunto l’integratore di L-Arginina.

Effetti collaterali

L’assunzione di L-Arginina può presentare degli effetti indesiderati soprattutto se si supera le dosi prescritte o consigliate. Fra i disturbi in cui possiamo incorrere troviamo:

  • dolori addominali;
  • gonfiore;
  • cali di pressione;
  • infiammazioni delle vie aree;
  • aumento o aggravamento delle condizioni di chi soffre d’asma.

Gonfiore, dolori alla pancia e cali di pressione potrebbero quindi essere provocati dall’assunzione eccessiva di questo amminoacido molto utilizzato fra i bodybuilder.

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Attenzione a questi sintomi perché potrebbero essere effetti collaterali dell’unione di farmaci molto comuni come i gastroprotettori o medicine per la pressione alta