Gli stoccaggi creativi per le riserve di petrolio

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Dopo il crollo delle quotazioni e l’iper produzione della materia prima, i produttori di greggio sono stati costretti a trovare stoccaggi creativi per le riserve di petrolio

Lo sviluppo delle energie alternative

La crisi del settore energetico si sta trascinando da diverso tempo. A scatenare tutto fu la rivoluzione dello shale oil.  L’aumento della produzione di petrolio soprattutto da parte degli Stati Uniti e il corrispettivo calo della domanda hanno portato ad un surplus dell’offerta. Non solo la crisi economica dello scorso decennio. A peggiorare le cose anche lo sviluppo e la diffusione delle energie alternative la cui ottimizzazione tecnica è andata via via migliorando. Tutto questo ha permesso di abbattere i costi e di migliorare la resa. Successivamente  il crollo dei prezzi del petrolio, peggiorato poi con la crisi del coronavirus, ha dato vita ad una conseguenza molto particolare.

Il paradosso del petrolio

Il petrolio, una volta oro nero, adesso è diventato materia prima praticamente inutile. I siti di stoccaggio ormai stracolmi rischiano di non essere più utilizzabili. Per questo motivo i produttori hanno iniziato a cercare stoccaggi creativi per le riserve di petrolio. In Oklahoma infatti, dove è presente il più grande sito di consegna, si pensa che per la fine di maggio le zone di stoccaggio saranno ormai esaurite. La prima conseguenza è un paradosso impensabile fino a poco tempo fa. Il prezzo dello stoccaggio della merce potrebbe diventare anche più alto del prezzo del petrolio stesso. In altre parole, quando si parla del barile si rischia di pagare di più per conservarlo che non per estrarlo.

Stoccaggi “creativi” per le riserve di petrolio

Anche la Strategic Petroleum Reserve (SPR), la più grande struttura di stoccaggio degli Usa con ben 713,5 milioni di barili di petrolio greggio, ad aprile ne aveva già immagazzinati ben 635 milioni. Da qui la decisione di dover conservare il petrolio a tempo indeterminato. Se non altro in attesa di un possibile rialzo delle quotazioni. Tra gli stoccaggi “creativi” per le riserve di petrolio in molti hanno deciso di utilizzare petroliere galleggianti. Fonti Reuters parlano di 160 milioni di barili di petrolio greggio conservati in questo modo. Ma non solo, alcuni hanno deciso di riutilizzare i cosiddetti “serbatoi frac” ovvero i contenitori della stessa miscela chimica usata per estrarre lo shale.