Gli spaghettini di mezzanotte al caviale (o quasi) di Pasolini

spaghettini

La mezzanotte è già un orario che non facciamo più, perché alle 23 c’è il coprifuoco. E ancora di meno ci capitano le cenette di mezzanotte. Chi se le ricorda le pennette alla panna e vodka, le penne tricolore, gli spaghetti pollo e insalatina di Fred Buongusto?

Il dramma nazionale della pandemia ci fa sembrare mitici anche questi riti amarcord del boom economico. Eppure, la ricetta degli spaghettini di mezzanotte al caviale (o quasi) di Pasolini resiste grazie alla sua estrema velocità di preparazione. Scopriamola con l’aiuto degli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.

Che cosa c’entra Pasolini

Per gustare al meglio questo piatto vintage, ci vuole il cuore della notte, ci vorrebbero i mitici talk show di Costanzo e Marzullo. Ma se si vuole dare un tocco più intellettuale alla degustazione, mentre bolle la pasta, si possono rivedere su YouTube gli interventi televisivi in bianco e nero di Pier Paolo Pasolini sulla lingua italiana, sulla poesia e sul ruolo degli intellettuali nella società.

Se ci viene da piangere durante la visione, non è per la straordinaria attualità delle dichiarazioni di questo gigante della letteratura nazionale, morto nel novembre del 1975. È per l’erba cipollina che dobbiamo triturare con pazienza finissima al coltello.

Gli spaghettini di mezzanotte al caviale (o quasi) di Pasolini si gustavano a bordo dell’Edipo Re, la barca con la quale lo scrittore scorrazzava per la laguna veneta con Maria Callas, interprete della sua Medea. La mezzaluna smetteva di luccicare, sul tagliere, al bollore dell’acqua sottocoperta. Quando era, appunto, ora di calare gli spaghettini.

Spaghettini di mezzanotte al caviale (o quasi) di Pasolini

Quando sarà ora di scolarli, sarà il momento della verità. Cederemo alle tentazioni capitalistiche, come le chiamava Piero Paolo Pasolini?

Certo che sì, se caleremo gli spaghetti in un piatto di portata largo e fondo con 20 grammi di caviale, olio di oliva a crudo, un aglio schiacciato, l’erba cipollina. Sarà inequivocabilmente una pasta in stile Onassis-Callas (era lei che forniva il caviale) ma anche un pò Parioli, terrazze romane.

Potremo, invece, fare una cosa come si dice oggi, più green: da periferia romana, si sarebbe detto allora. Rovesciarci sopra delle saporite olive nere, come era solito fare lo scrittore. Oppure delle più moderne, e altrettanto saporite, uova di lompo.

Gli spaghettini di mezzanotte in versione radical chic vanno girati velocemente e delicatamente. Mentre si sprigiona l’aroma, comunque delizioso, delle uova di pesce.

E non dimentichiamo di decorare con pochissimo prezzemolo tritato fino e un pò di pepe.