In un precedente articolo (Dopo l’exploit post IPO la lunga discesa del titolo Casasold potrebbe essere giunta al termine) avevamo indicato in area 1,52 euro la massima estensione del ribasso in corso. Conseguentemente, questo livello avrebbe potuto essere un ottimo punto di ingresso. Ed è proprio quello che è successo.
Dopo altre due settimane di consolidamento, infatti, il titolo Casasold ha chiuso la settimana del 28 marzo con un rialzo di circa il 70%. Tuttavia, gli sforzi per rialzare il titolo Casasold potrebbero essere stati vanificati dalla chiusura settimanale.
Come si vede dal grafico, infatti, dopo che le quotazioni hanno raggiunto la massima estensione rialzista in area 2,39 euro hanno immediatamente preso la strada del ribasso. Al momento, quindi, il titolo potrebbe essere diretto verso il I obiettivo di prezzo in area 1,6 euro. Una chiusura settimanale inferiore a questo livello, poi, potrebbe portare il titolo in area 0,58 euro.
Viceversa, una chiusura settimanale superiore a 2,07 euro potrebbe nuovamente rilanciare il titolo verso nuovi obiettivi rialzisti.
Da notare che il controvalore scambiato giornalmente, tipicamente al di sotto dei 20.000 euro giornalieri, ha visto un forte incremento nel corso delle ultime due settimane. Questa mancanza di scambi ha anche determinato un aumento della volatilità. Casasold, infatti, è più volatile del 90% dei titoli italiani negli ultimi 3 mesi, muovendosi tipicamente di +/- 13% a settimana.
La valutazione del titolo Casasold
Dal punto di vista della valutazione, tutti gli indicatori classicamente utilizzati per analizzare i bilanci basati sui multipli di mercato esprimono una forte sopravvalutazione. Fa eccezione il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, che esprime una sottovalutazione di oltre l’80%.
Gli sforzi per rialzare il titolo Casasold potrebbero essere stati vanificati dalla chiusura settimanale: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Casasold (MIL:CASA) ha chiuso la seduta dell’8 aprile a quota 1,86 euro, in rialzo del 3,3% rispetto alla seduta precedente.