Gli italiani sposano la filosofia green

cambiamenti climatici

Cambiamenti climatici, l’Italia risulta tra i 5 Paesi più vulnerabili d’Europa. Entro la fine del secolo si prevede un innalzamento della temperatura di tre gradi. Il disastro sarà anche sul Pil pro capite: si prospetta una perdita di 23 punti e una fuga dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina di circa 143 milioni.

Cosa sta succedendo in Italia

Gli effetti del cambiamento climatico in Italia sta già producendo i suoi effetti sull’agricoltura. Meno piante da frutto tradizionali e terreni già utilizzati per alberi da frutto esotica. Anche nel settore ittico c’è un cambiamento: le temperature più alte hanno innalzato il livello di concentrazione di mercurio nei pesci.

Cosa sognano gli italiani green

Gli italiani vorrebbero vita e consumi green: da una abitazione ecosostenibile, vestiti e auto verdi, cosmetici. Ci sono già segnali confortanti: gli acquisti aumentano e i claim legati alla sostenibilità funzionano. Ormai si è presa la buona abitudine a fare la raccolta differenziata e gli elettrodomestici sono a basso consumo energetico come spesso Unieuro punta a promuovere.

Brand legato alla sostenibilità

Investire nella sostenibilità ha molteplici benefici: sia per il consumatore che per l’impresa. Per il consumatore rispettare l’ambiente è una prerogativa. Per l’azienda emergere dal mercato rispetto ad altri competitor: vendere prodotti sostenibili è un valore aggiunto e accresce alla reputazione d’impresa.

In vista di Natale

Gli italiani sceglieranno principalmente prodotti green. Prima un occhiata all’etichetta e poi al prezzo. La spesa sostenibile sarà nel carrello dell’italiano medio. Tra le priorità gli alimenti, badando alla provenienza. Pur di rispettare l’ambiente il prezzo più alto non  scoraggerebbe l’acquisto.

L’occhio all’etichetta è necessario per essere sicuri di alimenti tracciabili attraverso la blockchain. L’italianità la fa da padrone: ci si fida più sui nostri prodotti made in Italy che sugli altri.

La passione per la cucina

Sarà colpa del sempre meno tempo, ma si cucina di meno e si va più spesso al ristorante nonostante la crisi e quando non è possibile per motivi economici ci si rifugia nei cibi pronti o rapidi da preparare. Così è cresciuto in Italia il food delivery.

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