Esistono in Sicilia diverse versioni degli involtini di carne. Ad esempio, quella catanese con il salame piccante e quella palermitana con il caciocavallo, che vedremo oggi. Gli spiedini o “spitini”, in siculo, non vanno confusi con le mattonelle di pane in cassetta e ragù tipica delle rosticcerie, anche queste detti spitini. In quest’altro articolo ne abbiamo già illustrato la ricetta completa. Ed ecco come gli involtini o spiedini di carne alla palermitana sono un’esplosione di aromi e di sapori.
Tornando agli involtini di carne, l’ideale sarebbe farli cuocere, come per tradizione, sulla carbonella, alla brace. In questo modo verrebbero esaltati il profumo dell’alloro, della cipolla e del caciocavallo, tutti misti alla carne.
Ecco, però, come preparare, anche semplicemente al forno, gli involtini o spiedini di carne alla palermitana. Sono un’esplosione di aromi e di sapori per un pranzo alternativo e originale.
Ingrediente speciale: la passolina
Non è propriamente l’uva passa che siamo abituati a consumare. La tipologia più comune in Sicilia è detta “passùla”. È chiara, senza semi, più grande e dolce, ma non dolcissima, ed è utilizzata per preparazioni dolci e salate.
L’uva passa di Pantelleria è invece ricavata da uva moscato e zibibbo. Dolcissima, è perfetta per la preparazione dei dolci.
La passolina, invece, è quella coltivata in Sicilia e in Grecia. È piccolina, senza semi e di colore scuro. È meno dolce delle altre, con una tendenza acidula. Perfetta anche per preparazioni salate, tipo per gli involtini o spiedini di carne alla palermitana. Sono un’esplosione di aromi e di sapori per un pranzo alternativo e originale e che lasceranno appagati i commensali.
Passiamo a fare la spesa. Ingredienti
a) 700 gr di fettine di manzo;
b) 250 gr di caciocavallo di media stagionatura;
c) 250 gr di pangrattato;
d) 2 cipolle grandi;
e) 50 gr di passolina;
f) 50 gr di pinoli;
g) foglie di alloro;
h) olio evo q.b.;
i) sale e pepe q.b.;
l) stecche di bambù per spiedino.
Gli involtini o spiedini di carne alla palermitana sono un’esplosione di aromi e di sapori. Procedimento
Ammorbidiamo in acqua tiepida la passolina. Tritiamo finemente la cipolla e facciamola appassire in padella con poco olio. Poi aggiungiamo i pinoli e il pangrattato fino a tostatura prima di lasciare a far raffreddare il tutto.
Grattugiamo il caciocavallo e uniamolo alla cipolla, ai pinoli e al pangrattato; ora aggiustiamo di sale e di pepe. Aggiungiamo un filo d’olio, se è necessario per amalgamare e compattare il tutto. Il composto dovrà infatti risultare lavorabile per essere inserito nell’involtino.
A questo punto, battiamo la carne e creiamo degli involtini, aventi una lunghezza di 8 cm e una larghezza di 4 cm. Spennelliamoli con olio, aggiungiamo un pizzico di sale e disponiamo al centro la farcitura. Aiutandoci con le dita e con il palmo della mano, chiudiamo gli involtini.
Creiamo gli spiedini ,inserendo nello stecchino di bambù una foglia di cipolla, una di alloro e un involtino. Per ogni spiedino potremo comporre gli strati con 2 o 3 involtini. Disponiamo gli spiedini su una pirofila foderata di carta forno e ungiamoli in superficie con un filo di olio evo. Copriamoli infine col pangrattato.
Possiamo cuocerci, sia sulla carbonella che in padella, per qualche minuto per lato a fiamma media, oppure in forno usando la modalità grill.
Dunque, eccoci pronti da servire gli involtini o spiedini di carne alla palermitana. Sono un’esplosione di aromi e di sapori per un pranzo alternativo e originale.