Gli errori da non commettere per non vanificare una dieta

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Quando si inizia una dieta, la cosa che più conta è la perseveranza. In regime di ristrettezza alimentare, la mente diventa la protagonista delle scelte, giuste e sbagliate. Iniziare è difficile, ma mantenere i risultati, ancora di più. Ecco quindi che bisogna fare particolare attenzione a gli errori da non commettere per non vanificare una dieta.

La libertà del giorno libero

Quasi tutte le diete, soprattutto quelle di lunga durata, annoverano un giorno a settimana, in cui è concessa la libertà alimentare. Questo è il giorno più importante della settimana e quello che, da solo, può interrompere il ciclo positivo. In sole 24 ore senza controllo, c’è infatti il rischio di immettere talmente tanti grassi e zuccheri, da mandare a monte gli altri 6 giorni di sacrifici. Nel caso in cui non fossero indicati gli alimenti della giornata di libertà, è bene farli inserire, in modo da non agire malamente di testa propria. La giornata di dieta libera può diventare ancora più pericolosa, se capita in momenti di particolare stress, quando ci si abbufferebbe di tutto. Fondamentale diventa allora la collaborazione di chi ci sta vicino, che deve farci da promemoria vivente per salvaguardare la linea.

Mangiare troppo dopo lo sport

Quando si inizia una dieta, sarebbe sempre opportuno fare anche sport per metabolizzare al meglio. Qualora si iniziasse l’attività a dieta in corso, è corretto variarla solo con lo specialista che ci segue. Inserimenti anche solo di grammatura possono essere nocivi al risultato finale. Se, per esempio, alla cena della sera sono presenti 100 grammi di pasta in bianco, non devono diventare 130 in autonomia, perché abbiamo corso un chilometro in più del programma. Ma così deve essere per tutta la dieta, perché fare sport e dieta assieme è ancora più complesso che farla senza attività.

Eliminare il cibo preferito

Tra gli errori da non commettere per non vanificare una dieta, sembra paradossale, ma c’è anche l’eliminazione dei nostri piatti preferiti. Con le eccezioni, ovviamente, soprattutto per i dolci e i fritti. Qui subentra infatti ancora una volta la fase mentale, perché troppe rinunce, alla fine, possono portare alla rivoluzione alimentare, con la corsa al frigorifero. Anche in questo caso, bisogna segnalare allo specialista che ci segue quali sono i nostri piatti preferiti, così da poterli magari inserire nella dieta. Il caso più eclatante è spesso la pizza, che, taluni mangiano anche due, tre volte alla settimana. Se così, cancellarla dalla dieta per periodi di due o tre mesi, può significare covare un senso di rivalsa, che può sfociare in abbuffate a fine sacrificio. Con risultati devastanti per la linea.

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